«Divorzieremo dall'lnps»

Colucci a Ciampi: se togliete i nostri uomini dal comitato pensioni, non pagheremo più i contributi Colucci a Ciampi: se togliete i nostri uomini dal comitato pensioni, non pagheremo più i contributi «Divorzieremo dall'lnps» E scontro tra commercianti e governo MILANO. Il telegramma che sancisce il divorzio definitivo è partito ieri. «E' di una gravità estrema scrive a Ciampi il presidente della Confcommercio Francesco Colucci - che a pochi giorni dalla fine dell'attuale legislatura si voglia intervenire su un settore di tale importanza ignorando il dissenso di alcune parti sociali». Ma quale settore? Quale dissenso? Facile, si parla di pensioni e il dissenso è quello dei commercianti. La Confcommercio minaccia fuoco e fiamme di fronte all'ipotesi che il governo elimini i suoi rappresentanti nel comitato che gestisce il fondo pensioni dei commercianti. Se lo farà, giurano Colucci e compagni, siamo pronti a bloccare tutti i versamenti all'Inps. Ma quello di ieri non è che un episodio nell'ormai sempre più sbiadito romanzo di amore tra la truppa elettorale della Confcommercio (800 mila gli iscritti dichiarati, almeno il doppio di voti convogliabili» e una fetta di classe politica italiana. Un romanzo che ad ogni tornata elettorale garantiva il biglietto di accesso in Parlamento ad una nutrita schiera di parlamentari - di preferenza de o psi, anche se non era escluso qualche amichevole appoggio ad altri esponenti del pentapartito - che presto, nella commissione attività produttive o turismo si mettevano al lavoro per far risuonare la voce delle botteghe a Montecitorio. Due soli, in verità, gli uomini targati esplicitamente Confcommercio, ed eletti nelle liste de, che siedono oggi in Parlamento. Il comasco Carletlo Sangalli, già questore della Camera e assiduo giocatore nella squadra di calcio di Montecitorio e il barese Giuseppe Farace («Fai fare Farace», il suo slogan malandrino), assurto negli ultimi tempi a indesiderata notorietà come ardente coprotagonista PREVIDENZA Francesco Colucci presidente Confcommercio Sotto, il sindaco di Roma j Francesco Rutelli «ai candidati dell'area di centrodestra». Un bel cambiamento per un'organizzazione che tre mesi fa ha cercato di mantenersi neutrale fino all'ultimo nello scontro tra Fini e Rutelli per la poltrona di sindaco. Ma anche qui come a Milano, dopo l'elezione del sindaco sono arrivate le delusioni. La campagna di Rutelli per l'apertura domenicale dei negozi non è piaciuta, «e le nostre richieste - dice D'Amico non sono state ascoltate». I partiti che sceglieranno i commercianti romani? «Forza Italia è nell'area che ci interessa, ma consideriamo di più Alleanza Nazionale, il Patto di Segni o anche il ppi». Francesco Manacorda A A A QUANTO PESANO 1E ISCRITTI COMMERCIANTI 1.020.000 Confcommercio 800.000 Confesercenti 220.000 iscritti w^mmmm PfffP itti w^mmmm industriali ,37.000 PfffP agricoltori Confindustria 112.000 i%^tfÌ Coldiretti Confapj 25.000 L \J Confagncoltura m^^mm* m^^mm* da LOBBIES ARTIGIANI 840.000 Confartigianato 520.000 Cna 320.000 ISCRITTI 2.490.000 1 200.000 690.000 600.000

Luoghi citati: Milano, Roma