Giornata di fuoco per il leader di Forza Italia che «spara» contro tutti

Giornata di fuoco per il leader di Forza Italia che «spara» contro tutti Giornata di fuoco per il leader di Forza Italia che «spara» contro tutti A sinistra Silvio Berlusconi A destra i pm milanesi Gherardo Colombo e Antonio Di Pietro una vergogna!», il grido offeso di Berlusconi ritorna su tutti gli schermi. Sostituisce l'abusato «al complotto!». Cronisti (maliziosi): «E' un complotto?». Pausa. Berlusconi (ruggente): «E' una vergogna!». Buona vergogna a tutti. Vergogna! alla Confindustria e a Borrelli, vergogna! a Caponnetto e Segni, vergogna! anche al povero segretario della Confartigianato, certo Meli, chissà perché; e alla Juve, tiè. Colto da furibonda sindrome di accerchiamento - alla Craxi, alla Cossiga - il Cavaliere esterna a 360 gradi, gesticolando in maniera allarmante. Come ogni volta che si sente «aggredito» e depone il sorriso durbans da albertosordi meneghino per tornare a vestire i panni del Padrone. «Sorpreso e indignato», perbacco. Vergogniamoci pure per il Cavaliere. Ma lo stupore, no. Gli stupori di Berlusconi di fronte all'«attacco della magistratura» sono stupefacenti. «Se l'aspettavano tutti, da almeno una settimana», ammette perfino il Tg5. La sorpresina, semmai, è costituita dalle perquisizioni a tappeto nelle sedi Fininvest. Ma in fondo, neppure. E' stato Berlusconi a trasformare la Fininvest in un partito-azienda. Una «macchina infernale» che in pochi giorni ha rovesciato sul Paese milioni di spot, volantini, cartelloni, gadgets, popolando migliaia di club di dipendenti-militanti. E' dunque dovere della Finanza verificare che la faraonica propaganda berlusconiana stia avvenendo nei limiti di spesa (14 miliardi) e di trasparenza imposti dalle leggi. Altrimenti, perché ci saremmo affannati tanto a perseguire i vecchi partiti? Ma le ragioni dell'inevitabile partita (in diretta) Berlusconi-magistratura sono altre e perfino banali. Silvio Berlusconi e il suo movimento incarnano il pericolo che i magistrati paventano fin dal principio dell'avventura: il ricostituirsi del vecchio potere sotto nuove sigle. Il Cavaliere è il figlio migliore della dispersa nomenklatura che ha governato gli Anni Ottanta, incoraggiando benessere e