Un dono firmato Giò di Angelo Mistrangelo

Scultura di Pomodoro in marmo nero alla Civica Scultura di Pomodoro in marmo nero alla Civica Un dono firmato Giò Oggi l'artista incontra critici e collezionisti in via Magenta L'opera offerta allagai! ria ristrutturata è «Sole serpente» A cinque anni dall'installazione della scultura «Sole Aerospazio» in piazza Adriano a Torino, Giò Pomodoro ha donato alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea l'opera «Sole serpente», in marmo nero del Belgio. Ed è proprio alla «Civica», in via Magenta 31, che questa sera, alle 19, l'artista e Angelo Dragone incontreranno il pubblico e i collezionisti. Nato a Orciano di Pesaro, Pomodoro ha esordito alla Biennale di Venezia del 1956, dove ha presentato una scelta di argenti dedicati al poeta Ezra Pound. In seguito, ha organizzato le mostre del gruppo «Continuità» insieme a Dorazio, Novelli, Turcato, Tancredi, Perilli, Fontana ed a suo fratello Arnaldo. Successivamente la Tate Gallery di Londra ha acquistato la scultura «One» e, 1989, il Comune di Milano gli ha allestito la prestigiosa retrospettiva «La scultura e il suo disegno» presso la Rotonda della Besana. In particolare, il maestro ha realizzato grandi sculture che «tendono - ha scritto Guido Ballo - ad ambientarsi all'aperto, acquistando una nuova monumentala che potrebbe diventare emblematica in grandi piazze». E, passando da materiali come il bronzo alla pietra, Pomodoro ha affermato: «Pensavo che non avrei mai scavato un blocco di pietra: mi sembrava un'attitudine reazionaria, non al passo coi tempi. E invece ho scoperto a Pietrasanta, sotto le Apuane, dove da sempre in Italia si lavora la pietra, il marmo, ' che questo metodo di lavoro era quello che cercavo, perché mi permette il massimo della precisione, della riflessione, dell'aderenza tra le mie tensioni di pensiero, di intuito, e il risultato». Un'esperienza, la sua, che costituisce l'itinerario della personale con la quale verrà inaugurata sabato, alle 18, la nuova Galleria «Berman 2» (Palazzo Tirrena, via Arcivescovado 9/10), diretta da Giuliana Godio. Si tratta di un «corpus» di sculture e acquarelli, eseguiti tra il 1958 e il 1993, che contribuiscono a definire i momenti del suo discorso. In tale angolazione, fluisce un dettato che lega il bronzo «Tensione verticale» (1963-1964) al bronzo lucido «Folla», il marmo giallo di Siena «Tensione verticale» al bronzo «Figlia del sole». Accanto a queste composizioni si ricordano l'acquarello «Tensione-Fratture», il collage su cartoncino «Fiore di pietra» e la china e biro su carta «Studio per pensioni», che rivelano la capacità di Pomodoro di «costruire» nello spazio atmosferico con una non comune freschezza di linguaggio. I lavori appaiono percorsi da un'energia che esalta l'armonia del modellato e, come sottolinea Nello Ponente «prende corpo la massa che si apre verso infinite possibilità di movimento». Angelo Mistrangelo e queAngeha ac e, gli ha retrouo di della tro ha re che do Balperto, monuventa piazteriali a, Ponsavo to un le con sabatodi un quarel1993, nire i mIn taledettatsione bronzogiallo cale» aAccansi ricosione-cartonchina pensioche si bilità d

Luoghi citati: Belgio, Comune Di Milano, Italia, Londra, Orciano Di Pesaro, Pietrasanta, Torino, Venezia