Due capitali per il Collegio 16
I VERSO IL VOTO. I progetti dei quattro candidati per uscire dalla crisi Due capitali per il Collegio 16 Venaria e Ciriè cercano un nuovo rilancio Occupazione, ambiente, trasporti e Sanità. Sono i temi su cui si stanno misurando i quattro candidati del collegio 16 alla Camera. Un medico, un ex consigliere provinciale e due impiegati sono in corsa nel collegio che abbraccia la cintura Nord, da Venaria a Druento, con Borgaro e Caselle, caratterizzati da problemi di rilancio industriale; e Ciriè, più legata al terziario, con intorno tutti piccoli centri agricoli. ' Ruggero Vesco prende spunto dalla sua professione di medico per ribadire l'esigenza di accorpare l'Usi 26 di Venaria con la 27 di Ciriè e la 37 di Lanzo: «Ci saranno più servizi per gli utenti e meno spese per lo Stato». Ma, per eliminare i disagi, dovrà essere migliorata la rete di comunicazione viaria e ferroviaria. «Gli spostamenti sarebbero sicuramente favoriti dalla realizzazione della circonvallazione di Venaria, con una bretella che si colleghi alla direttissima per le Valli di Lanzo. Determinante il miglioramento della Torino-Ceres». Una particolare attenzione è rivolta anche alla sua città, Ciriè, dove «dev'essere ultimata la bonifica dell'Interchim», ancora piena di rifiuti tossici nocivi». Contro la crisi occupazionale, Vesco guarda con ottimismo all'«Aviation Park» di Caselle che può garantire duemila posti di lavoro. Sulla stessa lunghezza d'onda è il leghista Luca Basso che, per il rilancio occupazionale, propone, uno sgravio fiscale per gli imprenditori «che potrebbero così destinare gli utili all'assunzione di nuovo personale». Basso ha in mente un progetto per i centri agricoli: «Attraverso il decentramento fiscale, previsto dal federali- smo, si potranno utilizzare cinquemila miliardi stanziati dalla Cee per l'agricoltura, che sono ancora bloccati a Roma». Sulla lotta al disagio giovanile punta tutto il candidato di Alleanza nazionale, Pietro Verdiani: «La delinquenza si può prevenire creando punti d'incontro e centri sportivi per i giovani». La sua attenzione è rivolta in particolare a Venaria: «Servono assolutamente una piscina e un palazzetto dello sport». Una politica di riconversione industriale e la tutela ambientale sono invece i due punti cardine della linea del progressista Giorgio Gardiol: «L'Italia ha un debito di quasi due milioni di miliardi di lire e chi le sta pagando le spese è soprattutto la classe dei lavora¬ tori dipendenti, specialmente metalmeccanici. Non si pup continuare a produrre automobili; si deve puntare ai mezzi di trasporto pubblico che, oltre a garantire una ripresa sul piano economico, non contribuiscono ad inquinare l'ambiente». Il suo impegno è inoltre destinato a ridurre l'orario di lavoro, ad abolire la tassa sulla salute e alla definizione di una nuova legge sui suoli, in materia di espropri: «Seicento famiglie di Venaria stanno risolvendo il problema: occorre una legge ad hoc che, nonostante un equo rimborso agli ex proprietari del terrene gricolo trasformato in residenziale, impedisca di pagare ', plusvalore degli immobili causato dagli investimenti pubblici». [g. lon.] I CAMERA COLLEGIO N 16
Persone citate: Giorgio Gardiol, Luca Basso, Pietro Verdiani, Ruggero Vesco, Vesco
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