Contro chi uccide il commercio di Beppe Minello

VERSO IL VOTO. La parola agli aspiranti al seggio di deputato VERSO IL VOTO. La parola agli aspiranti al seggio di deputato Contro chi uccide il commercio L'impegno dei candidati del Collegio 4 Il collegio 4, oltre ai quartieri popolari di Madonna di Campagna e Borgo Vittoria, comprende Porta Palazzo, simbolo e «cuore» della tradizione commerciale cittadina. Vi convivono problemi enormi, fra i primi quello degli extracomunistari. Per rappresentare a Montecitorio questa parte di città sono scesi in campo un segretario di partito, una psichiatra, un medico, un avvocato e un artigiano. «Il nodo principale è la microcriminalità» dice Giovanni Brandi, candidato di Alleanza nazionale. «Poi c'è l'abusivismo». Soluzioni? Brandi: «E' necessario ripulire il campo dal sopruso, dai vari racket, dal rischio rapine. Ci vuole la protezione dello Stato. Una difesa che oggi non c'è». A Porta Palazzo esiste un presidio fisso delle forze dell'ordine: «Non è sufficiente, dev'essere rafforzato in modo che la gente prenda coraggio e collabori di più denunciando i reati commessi sotto i suoi occhi». Elena Vergani, del partito popolare: «L'insidia maggiore è l'impoverimento del piccolo commercio provocato dalla nascita degli ipermercati che hanno conseguenze pesanti sui cittadini più deboli: gli anziani, ad esempio, che non hanno né i mezzi e nemmeno la forza di recarsi al mega centro commerciale. Il Ppi è contro la liberalizzazione assoluta che favorisce la grande distribuzione. Il piccolo commercio non lo si difende con la deregulation degli orari. Ridurre la pressione fiscale, viste le condizioni del Paese, è illusorio. Piuttosto pensiamo a favorire l'artigiano attivando contratti di apprendistato e attuando una politica fiscale che tenga conto del reddito familiare». Anche Fausto Bertinotti e Rifondazione intendono difendere «la tradizione del piccolo commercio, per questo occorre dire "no" alla logica della grande concentrazione degli ipermecati dove non è vero che la qualità e i prezzi sono migliori». Come? «Ad esempio agevolando il credito e migliorando le infrastrutture». Per quanto riguarda il Fisco «occorre superare un meccanismo rozzo qual è la minimum tax, ma una rigorosa battaglia all'evasione fiscale contribuirebbe ad abbattere l'illecita concorrenza». L'immigrazione la si affronta «regolarizzando chi lavora, con nonne per il commercio attuato dagli extracomunitari e con una gestione democratica dell'immigrazione, resa possibile da accordi bilaterali con i Paesi di provenienza». Mario Borghezio, il candidato del Carroccio, passa le giornate a Porta Palazzo. Dice: «La Lega Nord sostiene da sempre il piccolo commercio, vuole mercati rionali vivi per difendere il potere d'acquisto delle famiglie. E' contro l'invadenza degli ipermercati da sempre vicini agli interessi della partitocrazia». Fisco. «Mi batterò contro le imposte inutili e vessatorie: per esempio quelle sulle insegne e sull'occupazione del suolo pubblico, fatte pagare dal Comune». Microcriminalità. «Chiediamo il vigile e il poliziotto di quartiere e un impegno martellante delle forze dell'ordine nel controllo dei vari vu cumprà». Michele Di Tonno è un artigiano e ben conosce i problemi della categoria. «Le tasse sono in testa a tutto - dice - sono troppe e il lavoro è sempre meno, anche a causa degli immigrati. Pensate ai tabaccai che vendono a 100 quello che un marocchino, cento metri più in là, vende a 50. La maggior parte non paga le tasse perché se le pagassero tutte dovrebbero chiudere. Non capisco perché anche in Italia non si adotti il sistema americano: a fine anno si deve poter detrarre dal reddito tutto quello che uno ha speso». Beppe Minello Giuseppe Sangiorgio CORSO GROSSETO Il mercato di Porta Palazzo è un po' il «cuore» del Collegio 4 che conta 102.772 elettori (48.513 uomini e 54.259 donne)

Persone citate: Elena Vergani, Fausto Bertinotti, Giovanni Brandi, Giuseppe Sangiorgio, Mario Borghezio, Michele Di Tonno

Luoghi citati: Italia