Una concorrenza gay di C. P.

Una concorrenza gay A New York in giugno per nove giorni le Olimpiadi degli omosessuali (15.000) in concomitanza con Usa '94 Una concorrenza gay PNEW YORK IU' si avvicinano e più aumentano i problemi per gli organizzatori newyorkesi dei mondiali di calcio di Usa '94. A meno di 100 giorni dall'inizio della manifestazione, dopo il guaio della scomparsa dei biglietti (i tagliandi perltalia-Eire sono già stati tutti venduti e si sospettano gravi irregolarità da parte di alcuni operatori turistici) è scoppiata una «grana» di maggiori dimensioni: la concomitanza con i Giochi Olimpici dei gay. La manifestazione è in programma dal 18 al 26 giugno e nella Grande Mela è previsto l'arrivo di circa 15 mila atleti con un pubblico stimato in circa mezzo milione di persone. La cosa più stupefacente è che gli organizzatori americani dei Mondiali di calcio hanno ammesso candidamente di essersi «dimenticati» o quantomeno di non aver dato alla manifestazione gay il giusto peso. Il risultalo immediato è che, adesso, per alcune delegazioni di Usa '94 e per molti tifosi che vorrebbero seguire l'avvenimento Isoprattutto i 20 mila annunciati in arrivo dall'Eire), ci saranno enormi problemi soprattutto per quanto riguarda trasporti e sistemazioni alberghiere. Nonostante la grande disponibilità degli hotel statunitensi, pare che lesbiche e omosessuali si siano mossi per tempo ed abbiano prenotato tutto il prenotabile. «E' incredibile - dice Charlie Stillitano, responsabile di Usa '94 per New York -, i Giochi gay stanno avendo un impatto pazzesco sulla città. Tutto, dalle limousine, ai bus, agli hotel, 6 già stato bloccato da loro. Alcuni degli sponsor e delle delegazioni federali che avrebbero voluto soggiornare a New York dovranno rinunciare e rivolgersi altrove, magari soggiornare nelle vicinanze ma questo li obbligherà a spostamenti lunghi e costosi». A Stillitano non rimane che consigliare ai tifosi che intendano seguire i Mondiali di calcio di «prenotare immediatamente, altrimenti si troverà posto solo dopo il 26 giugno, quando i Giochi gay si concluderanno con una grande marcia dei partecipanti attraverso le strade di New York». Fifa ed organizzatori hanno tentato di correre ai ripari chiedendo aiuto alle autorità ma queste, tenendo conto che a New York vive una vasta comunità di lesbiche e omosessuali, hanno risposto di non poter privilegiare una manifestazione rispetto all'altra: e questo perché, semplicemente, non sarebbe giusto. «Le autorità - spiega Stillitano - sono molto sensibili ai problemi sportivi ma allo stesso tempo non possono dimostrare di avere preferenze: è una questione etica». Per loro, quindi, Mondiali di calcio e Giochi gay hanno lo stesso valore ed entrambe le manifestazioni hanno diritto di esistere nello stesso momento. Stillitano ha poi rivelato di essere stato convocato dalla precedente amministrazione, quella insediata prima dell'elezione di Rudolph Giuliani. «Mi avevano chiesto se sarebbe stato possibile spostare le date dei Mondiali, per evitare la concomitanza con quelle dei Giochi. Con mio grande stupore cercai di spiegare loro che era una richiesta impossibile da realizzare, vista l'importanza che Usa '94 ha in tutto il resto del mondo. Ma non sono sicuro di essermi spiegato bene: in fin dei conti, nel Paese del basket, del baseball e del football, non tutti gli americani comprendono che cosa significhi ospitare un Mondiale di calcio». E i gay che dicono? Marlin Collingwood, capo ufficio stampa, ha detto che, nei limiti dui possibile, si cercherà di venire incontro alle esigenze di Usa '94 per il problema degli alberghi. Fatto è comunque, che la Fifa ha rischiato di perdere il Giants Sladium, l'im¬ pianto dove giocherà l'Italia. A suo tempo gli organizzatori dei Giochi avevano chiesto l'impianto per la cerimonia d'apertura e quando è stato loro risposto che per quel giorno era in programma Italia-Eire, hanno protestato a lungo ma poi hanno accettato di ripiegare sullo stadio della Columbus University, 30 mila posti. Il problema, comunque, non è stato risolto ma semplicemente spostato un po' nel tempo, al 25 giugno, giornata di chiusura dei Giochi Gay, quando al Giants Stadium sarà in programma Marocco-Arabia Saudita... Collingwood, comunque, non si è perso d'animo e continua a collaborare con Usa '94. Anche perche ha capito benissimo che la concomitanza con i Mondiali di Calcio farà da eccezionale «cassa di risonanza» ai Giochi Olimpici. E difatti confida: «Lo sapete che tra le prove olimpiche ci sarà anche il calcio? Nel programma è previsto anche un incontro tra Italia ed Eire: inutile dirvi che per questa gara abbiamo già avuto una grande richiesta di biglietti». [c. p.]

Persone citate: Charlie Stillitano, Collingwood, Fatto, Marlin, Rudolph Giuliani, Stillitano