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A Salerno la squadra di Maldini travolge la Cecoslovacchia DALL'ARGENTINA I tanti guai non commuovono Maradona Diego al Napoli «Se l'è meritato» BUENOS AIRES. A Diego Armando Maradona non pareva vero: finalmente può diro la sua sulle disavventure del Napoli. E la sua è una vera esplosione di livore nei confronti della società che, nel bene e nel male, ha fatto di lui una stella di prima grandezza, ricoprendolo letteralmente d'oro. «Se l'è meritato». Questo il primo, lapidario, giudizio di Diego Maradona a proposito del ginepraio di guai della società partenopea. Diego è parso gustare con particolare soddisfazione il sapore della vendetta mentre discuteva dei problemi della sua ex-squadra nel corso di un'intervista rilasciata alla radio della capitale. Ma Diego non si è fermato alla prima affermazione. Si è spinto oltre, fino a dire che la magistratura adesso dovrebbe mettere il naso negli affari della società di Corrado Ferlaino perché, secondo il suo parere, certi sospetti sarebbero più che giustificati. «Non so che cosa abbiano fatto in questo periodo del loro denaro. Sta di fatto che non hanno comperato un solo giocatore» ha concluso. Passando poi a parlare del suo futuro, Maradona ha ripetuto che continua a sperare che il cittì della nazionale argentina, Alfio Basile, lo convochi per i Mondiali di calcio negli Stati Uniti. «Sarebbe assurdo negare che penso sempre alla Nazionale, ad un posto in squadra - ha ammesso -. Comunque, per adesso quello di cui ho bisogno è tanta pace e tranquillità». Il campione argentino è rientrato a Buenos Aires dopo una lunga vacanza a Oriente, 450 km a Sud della capitale argentina, dove si era rifugiato per sfuggire al caos che aveva suscitato lui stesso quando, imbracciato un fucile ad aria compressa, «impallinò» i giornalisti e i fotografi rei di aver preso d'assedio la sua villa il 2 febbraio scorso, all'indomani dell'annuncio di aver lasciato la sua squadra, il Newell's Old Boys. [c. p.]