Stipendi sul conto corrente

Stipendi sul conto corrente Stipendi sul conto corrente ROMA. Stipendi, pensioni e altri assegni fissi e continuativi dovuti agli impiegati dello Stato tra qualche mese saranno accreditati su un conto corrente bancario o postale indicato dal dipendente, fatta salva comunque la possibilità, per chi lo volesse, di prendere ancora i soldi allo sportello. La novità è contenuta nello schema di regolamento sulla semplificazione e l'accelerazione delle procedure di spesa e contabili della pubblica amministrazione messo a punto dal ministro per la Funzione pubblica, Sabino Cassese, che questa sera ha avuto parere favorevole dalla commissione Bilancio del Senato. In pratica viene facilitato e semplificato il rapporto tra amministrazione pubblica e cittadini. Notevolissimi i vantaggi con l'accredito sul conto corrente: eliminati i rischi legati al pagamento di stipendi e pensioni in contanti e, contemporaneamente, superata anche la gran mole di lavoro legata ai bonifici e agli invii postali. Il presidente dell'Iri Romano Prodi A sinistra il presidente della Stet Biagio Agnes scrive il quotidiano transalpino, arriverà probabilmente dopo le elezioni del 27 e 28 marzo. Prodi rifiuta l'idea che il processo di privatizzazione possa essere messo in discussione dopo le elezioni: «Il tema è divenuto popolare, la gente ci crede. Tutti i partiti, eccetto Rifondazione comunista, l'hanno messo in testa al programma. Sul piano economico è la prima volta che tutti sono d'accordo sullo stes- so modello, quello di mercato. Le divergenze sono piuttosto sulle politiche fiscali». Sulla possibilità che il presidente dell'Iri («uomo di centro che piace a sinistra», scrive Le Monde) diventi Presidente del Consiglio, prodi risponde: «Che io sappia non è in discussione. Se avessi puntato su questo, avrei preso parte alla battaglia elettorale e non è il caso». ed ammette che la vendita di un'impresa ai privati è un processo «profondamente empirico». Sulla vendita della Stet, Prodi non ha dubbi: «La Stet, seguendo l'esempio della Comit, sarà privatizzata mediante la cessione in Borsa» afferma nell'intervista aggiungendo: «Il settore delle telecomunicazioni è un comparto sensibile. Gli italiani avranno la maggioranza». Per quanto riguarda la gara per la concessione per i telefonini Gsm, Prodi ammette che la scelta tra i due consorzi in Uzza, Unitel (Fiat e Fininvest in maggioranza) e Omnitel-Pronto Italia (Olivetti in maggioranza) è estremamente difficile e, scherzando, afferma che non vorrebbe trovarsi al posto del ministro delle Poste obbligato a scegliere «tra il possessore del primo grande giornale italiano e quello del secondo». La scelta sul Gsm, [r.p.] Alla fine dell'operazione una quota Finmeccanica sarà in mano alle banche AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI NOVARA

Persone citate: Biagio Agnes, Prodi, Romano Prodi, Sabino Cassese

Luoghi citati: Italia, Novara, Roma