Il regista, affascinato dal burattino di Collodi, vuol farne il simbolo della propria famiglia

Il regista, affascinato dal burattino di Collodi, vuol farne il simbolo della propria famiglia I Parte il tour Il regista, affascinato dal burattino di Collodi, vuol farne il simbolo della propria famiglia I Parte il tour AnnaOxa ambiziosa s ROMA. Pinocchio, Geppetto, la Fata dai capelli turchini, Lucignolo, il Gatto e la Volpe saranno i protagonisti del prossimo film del regista americano Francis Ford Coppola e della Zoetrope Productions: già da qualche giorno una corposa sceneggiatura ha attraversato l'oceano, dall'America all'Italia, ed è arrivata alla Giunti di Firenze, la casa editrice che per prima, nel 1883, pubblicò il romanzo di Collodi. Non si sa ancora se la produzione della pellicola sarà completamente americana o se invece vi prenderà parte anche la Giunti. E' certo però che quella sbocciata tra Coppola e Pinocchio è una passione intensa, trascinante: durante il suo ultimo viaggio italiano il regista de «Il padrino» è andato a Firenze, si è presentato nella sede della casa editrice e ha illustrato il suo progetto. Subito dopo ha chiesto di poter consultare tutto il materiale disponibile sull'argomento: un archivio sconfinato fatto di volumi in tutte le lingue del mondo, di illustrazioni dei generi più vari, di lettere, di opuscoli, di libri preziosi. Per due giorni interi Coppola ha praticamente vissuto nell'archivio storico della Giunti: una «total immer- FRANCESCO NUTE ■: ,■ ... . ■ : ::....:..:.. ■ ■ . ■ ■: ...., musica. Ha deposto la finzione della «brava presentatrice», che le ha fruttato la benedetta passerella sanremese senza pagare il fio della gara crudele alla quale si sono sottoposti, con gli stessi obiettivi, tanti colleghi suoi. E adesso fa la cantante - più che ovvio, è il suo mestiere - e raccoglie i frutti del rilancio televisivo. Il tour ha esordito in anteprima sabato e domenica a Novi Ligure in quel d'Alessandria; ieri il debutto ufficiale a Belluno. Non c'è che dire: SuperPippo ha fatto un regalone, alla ragazza Oxa. Prima della chiamata ai fasti sanremesi, pochi impresari se la filavano. Ora è subissata di richieste. Miracoli dell'audience. Ma che cosa offre, la bionda bionica? Offre due ore di concerto ambizioso. E sbagliato. Sopra le righe. Personaggio di sicuri meriti nazionalpopolari, la Oxa s'incaponisce in scelte artistiche da rarefatta chanteuse: si muove come una Patty Pravo formosa, epperò della Patty non ha il fascino perverso, né la malagrazia naturale. E, sulla falsariga del recente album «Dodipetto», sceglie un repertorio cerebralissimo, tentando di fare la Mina: della Mina non possedendo né i mezzi vocali, né il carisma. Peccato davvero: nel lungo recital oxiano non mancano le raffinatezze - band eccellente, con musicisti di valore e la marcia in più del sax di un Claudio Pascoli in stato di grazia - e fa addirittura capolino qualche idea non banale. Una fra tutte: la lettura, in scena, di una mezza dozzina di lettere indirizzate alla madre, alla figlia, al marito, a un'amica. Interlocutori quotidiani di confidenze e abbandoni. Un artificio teatrale insolito per un concerto di musica leggera. Ma intelligente: quelle sommesse confessioni vogliono «umanizzare» la diva, strapparle di dosso il cliché di donna fredda e scostante. Sono lettere belle, intense: colpirebbero nel segno, se soltanto la diva in questione si applicasse, mettesse un briciolo di sentimento nella dizione ed evitasse papere incresciose del tipo «nulla può farmi più felice di tu che mi corri incontro». Suvvia... L'enfasi si spreca invece nell'interpretazione canora. Ma il birignao non giova al vecchio repertorio oxiano ridotto all'osso, con «Senza di me» e poche altre cose; e svaluta i prestiti cantautorali. «Diamante», splendida e lineare composizione di Zucchero e De Gregori, diventa un esercizio di lambiccata quanto discutibile bravura; «051» di Concato (la canzone del Telefono Azzurro) perde l'asciuttezza dell'originale trasformandosi in palestra per inconsulti atletismi vocali. Si aggiunga - ma qui il problema è contingente - la salute: certe scollature abissali si scontano con raffreddori e costipazioni varie. Così, sabato scorso l'arrochita Oxa, affrontando le note alte, s'arrabattava come un gregario ciclista nel tappone dolomitico. E quando la voce non sorregge le ambizioni, la frittata è inevitabile. Spettacolo per oxofili militanti. IP NOVI LIGURE. Una settimana per scrostare i ceroni da Festival e sgusciare il domopack: e voilà, si materializza sui palcoscenici d'Italia un'Anna Oxa quasi acqua e sapone, di nuovo alle prese con la «IP Oxa: rilancio con Sanremo Gabriele Ferraris Prossime date: 18 marzo Bari, 20 Modena, 25 Salerno, 26 Napoli, 30 Genova, 31 Milano, 14 aprile Torino, 15 Alessandria.

Persone citate: Anna Oxa, Collodi, Concato, Coppola, De Gregori, Francis Ford Coppola, Gabriele Ferraris, Patty Pravo