Donne la rabbia sconfigge la festa di Maria Corbi
Manifestazioni in tutto il mondo. A Roma fallito il corteo anti-Ambra: solo 500 ragazze Manifestazioni in tutto il mondo. A Roma fallito il corteo anti-Ambra: solo 500 ragazze Donne, la rabbia sconfigge la festa Un 8 marzo di protesta ROMA. Non sono mancati i cortei, non sono mancate le mimose ma è mancata la festa. L'otto marzo è stato in tutto il mondo un giorno di riflessione e di lotta. Per le donne in Bosnia, per la pace, per dire basta agli stupri e alle molestie, per il lavoro che non c'è. Tante le manifestazioni in Italia, sopprattutto a Roma dove sono sfilati tre cortei. Il più atteso di tutti, quello delle °+u dentesse del coordinament base «contro Ambra», la nini " ta di «Non è la Rai», non t. avuto molto seguito. Solo cinquecento le partecipanti che hanno portato la loro protesta contro la donna oggetto - impersonificata secondo loro in Ambra - davanti agli studi del centro Palatino della Fininvest. Boncompagni per evitare disordini aveva registrato la trasmissione di ieri. Quindi le lolite più amate dagli adolescenti sono rimaste a casa. E così hanno fatto i loro fans. Almeno quasi tutti. Solo una decina di fedelissimi sono rimasti a presidiare il centro Palatino per difendere la loro «mitica» Ambra. «Siete solo delle rosicone perché lei è bella e famosa e voi siete delle cozze», urlavano alle studentesse che comunque non hanno raccolto la provocazione. «Non ci interessano i fans di Ambra, come del resto non ci interessa Ambra - ha spiegato Isabella, in testa al corteo - ma Un corteo di donne nella capitale Qui accanto Ambra, la divetta di «Non è la Rai» preparare il futuro per quando usciremo». Ma questo otto marzo ha avuto varie facce, tante quanti sono i problemi che pesano sull'universo femminile. E contro le discriminazioni ancora esistenti sul lavoro, in famiglia e nella società hanno protestato in Germania centinaia di migliaia di donne: ieri hanno incrociato le braccia lasciando i lavori domestici agli uomini. Uno sciopero «del lavoro casalingo» indetto da organizzazioni femministe e sindacati che ha fatto titolare al quotidiano «Bild Zeitung»: «chi farà il caffè oggi»? Per protestare contro il fanatismo religioso, che sempre più incombe sulla libertà della donna islamica, ad Algeri centinaia di donne hanno dimostrato per chiedere al governo «di non abbassare i pantaloni davanti alle pressioni degli integralisti». All'insegna dell'impegno sociale e della solidarietà anche l'8 marzo a Parigi, dove uno striscione di 35 metri è stato calato dall'Arco di Trionfo per ricordare il numero sempre maggiore di donne vittime dell'Aids. Lo stesso messaggio che la commissione nazionale per la lotta all'Aids ha rivolto ieri alle donne perché l'8 marzo sia una festa d'impegno anche contro la malattia. Maria Corbi
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