Scozzese batte Messner nella sfida all'Artico

Con un anno di anticipo rispetto all'altoatesino, Hadow parte oggi per la marcia al Polo Con un anno di anticipo rispetto all'altoatesino, Hadow parte oggi per la marcia al Polo Scozzese batte Messner nella sfida all'Artico Giù dai 10 vulcani più alti con gli sci Morto esperto Usa, veglia funebre col computer IL SOLITARIO DEI GHIACCIAI UNA lunga marcia a piedi verso il Polo Nord, in solitudine, senza cani, senza mezzi a motore, senza rifornimenti lungo il tragitto, senza supporto aereo: è la sfida che l'esploratore scozzese Rupert Hadow ha lanciato ai ghiacci eterni del Circolo Polare Artico. Una sfida che diventa competizione, anche se non esplicitamente dichiarata, perché anticipa di circa un anno quello che sarà il tentativo di Reinhold Messner e del fratello Hubert, i quali hanno in programma una traversata di 2000 chilometri tra la Siberia e il Canada. Rupert Hadow, 31 anni, con alle spalle altre imprese sul ghiaccio, è arrivato lo scorso 22 febbraio a Resolute Bay, località all'estremo Nord canadese che in questo periodo dell'anno ospita decine di turisti decisi a godersi lo spettacolo dell'aurora boreale e interessati all'osservazione della fauna che si aggira fra i ghiacci. Ieri, con un aereo e dopo un volo di circa due ore e mezzo, si è spostato prima a Eureka, poi a Ward Hunt Island, punto prescelto per la partenza a piedi. Ward Hunt Island dista dal Polo Nord 768 km in linea d'aria, ma il percorso reale supererà i 1000 km. La temperatura dell'aria è rigida, oscilla tra i - 55 e i - 10 gradi centigradi; quella dell'acqua è sui - 2°. Se tutto andrà secondo le previsioni Hadow arriverà a destinazione in un paio di mesi. L'impresa dell'esploratore scozzese (che è supportata da uno staff della Sector) è una sfida alle possibilità umane. Condizioni ambientali estreme, enorme difficoltà logistiche e, alle spalle, una tradizione di viaggi esplorativi che abbraccia oltre duemila anni di storia. Perché ha deciso di sfidare il Polo? «Ci sono molti motivi - ha dichiarato Hadow nel presentare il suo tentativo - alcuni dei quali impossibili da capire. Comunque consideratemi un artista che trova in questa sfida all'estremo Nord il modo più NEL GUSNNESS DEI PREMATI SANTIAGO DEL CILE. Lo sciatore francese, residente in Cile, Philippe Reuter è stato iscritto nel Guinness dei primati per essere sceso con gli sci dai dieci vulcani più alti del mondo. Già nel 1988 Reuter era entrato nel Guinness scendendo dal più alto di questi vulcani, l'Ojos del Salarlo di 6893 metri di altitudine, alla frontiera tra Cile e Argentina. Reuter si iscrive nella lunga lista degli sciatori che si cimentano sulle montagne e non sulle semplici piste. E che ha l'elite nei patiti dello sci estremo. I primi grandi appassionati sono stati, negli Anni Trenta, Marcel Kurz e Piero Ghiglione, che si cimentarono su tutte le vette delle Alpi- Ma è negli Anni 60 che esplode l'interesse per lo «sci dell'impossibile». Portabandiera è stato il francese Sylvain Saudan, che «conquistò» tutte le pareti più difficili nel gruppo del Monte Bianco (suo è il record sulla pendenza, il 60 per cento) ed ebbe la sua consacrazione con l'«ottomila» hymalaiano dell'Hidden Peak. Saudan svettava su tutti, anche se Anselmet, Cachat-Rosset e l'altoatesino Heini Holzer misero insieme un bel po' di prime. Fra gli italiani il caposcuola è stato Toni Valeruz. Dagli Anni 80 i nomi più in voga sono stati, oltre a Valeruz, quelli dei francesi Patrick Vallengant e Jean-Marc Boivin, dell'austriaco Andreas Orgler e degli italiani Giancarlo Lenatti e Stefano Debenedetti. Ir. cri.] POLO NORD 0 LA MAPPA DELL'AVVENTURA K K OCEANO ARTICO Q- MELVILLE ISLAJ$> RESOMI VICTORIA ÌSiANO Hi DJ Sì R CANADA STATI UNITI Hi DJ Sì RT 0 A PEV« PERCORSO A PIEDI ..EIl il l mÌSI € T O 10 Nord senza mezzi a motore. Il giapponese Naomi Uemura, che 11 6 marzo 1978 partì da Cape Columbia e raggiunse il Polo otto settimane dopo: disponeva di una slitta trainata da cani e aveva predisposto un piano di rifornimenti lungo il cammino. E il francese Jean-Louis Etienne, che arrivò al Polo Nord l'I 1 maggio 1986: attrezzato di sci e slitta completò il percorso in 39 giorni e si era avvalso di periodici rifornimenti dal cielo. [p. q.] V«WARD HUNT K fi WASHINGTON. La morte di David Alsberg, ucciso a 42 anni da un proiettile vagante a New York, ha fatto scattare una doppia veglia funebre: nella sua abitazione ad Astoria e nel «villaggio elettronico». Alsberg, un programmatore di computer, era uno dei cittadini più popolari nella comunità elettronica che si raduna ogni giorno nei recessi del cyberspazio, usando la tastiera di un computer e il modem come canali di comunicazione. Non ci sono lacrime o fiori nella veglia funebre del villaggio elettronico. Per ore gli amici di Alsberg hanno intrecciato nella «piazza» della comunità informatica memorie e ricordi della vittima, che quasi nessuno aveva incontrato di persona ma che per anni aveva partecipato alle loro animate discussioni via modem. Pochi giorni prima di morire Alsberg aveva partecipato a un appassionato dibattito elettronico sul controllo della vendita di armi. Il «New York Times», che racconta la vicenda, sottolinea che Alsberg è «diventato un simbolo della nuova dinamica sociale del villaggio globale». Un villaggio che ha le sue regole ed i suoi costumi. E che può mostrare, dietro la freddezza dei testi che si materializzano sul monitor del computer, atti di solidarietà ed un senso di comunità che lasciano sorpresi gli abitanti del «mondo reale». Per esempio, saputo che Alsberg non era assicurato (era stato da poco licenziato dalla Citicorp), gli amici elettronici hanno organizzato la raccolta via computer di un libro di ricette. Il ricavo della vendita sarà donato ai familiari della vittima. Sono circa 35 milioni gli abitanti del cyberspazio. Molti si incontrano attraverso la ragnatela di canali dell'internet, il super-network elettronico che sta dando forma al villaggio globale del futuro. Altri si incontrano su reti più piccole, spesso specializzate in problemi specifici. Esistono forum elettronici per i malati di cancro, gli appassionati di scacchi, i malati di Aids, i collezionisti di farfalle, le femministe. (Ansa) ..EUREKA Il MESWRE il mmm BAFFIN BAY ÌSIAND F F RAN K LI H