Giustiziato per un braccialetto di Anna Langone

Lo hanno «incaprettato» e bruciato nell'auto: «Hai rovinato la vita a nostra sorella» Lo hanno «incaprettato» e bruciato nell'auto: «Hai rovinato la vita a nostra sorella» Giustiziato per un braccialetto Foggia, paga con la vita lo sgarro ai cognati FOGGIA. Ucciso per un braccialetto: ò la storia di Domenico Torraco, disoccupato venticinquenne di San Ferdinando di Puglia, trovato legato mani e piedi nella sua auto data alle fiamme. Domenica sera, quando la Panda è stata rinvenuta presso un casolare, nelle campagne di Barletta, si è pensato a un regolamento di conti nel mondo della mala. Quel corpo semicarbonizzato, incaprettato e con molte tracce di percosse, giustificava questa supposizione. Trinitapoli, il paese dove la vittima viveva, è al centro di una zona di estorsioni e di spaccio, e le esecuzioni per uno «sgarro» non sono un fatto inconsueto. Come del resto accade in altre parti della regione, che per la sua posizione geografica è divenuta una cerniera del traffico internazionale di stupefacenti tra l'Asia e l'Europa meridionale. Ma nel passato di Mimmo, come Torraco era chiamato in famiglia, non c'era alcuna pendenza con la giustizia e la condotta attuale del giovane muratore, sposato e padre di due bambini, non destava alcun sospetto. Tranne quel particolare delle ripetute liti con i cognati, Antonio e Raffaele Miccoli, braccianti di 25 e 34 anni. I due Miccoli - si dice in pae- UNA VITA CIRCONDATA DA MORTI GLOUCESTER DAL NOSTRO INVIATO I cadaveri emergono ormai a getto continuo dalla casa dell'orrore. Ieri la polizia ha trovato l'ottava vittima, questa volta sotto il pavimento del bagno; e le ricerche continuano, nella convinzione che al 25 di Cromwell Street possano esserci i resti di almeno altre due persone. Gli scavi nel giardino, che hanno riportato alla luce tre delle vittime, sono ormai conclusi. Con una piccola ruspa, ieri, il terreno è stato spianato. Ma il martello pneumatico perfora all'interno della casa: sfonda i pavimenti di cemento, forse anche i muri se è vero che la polizia sta cercando con l'ausilio del piccolo radar portatile rivelatosi così utile persino dentro un caminetto. Le grosse scatola di plastica verde, con cui i resti delle vittime vengono portati via, sono state anche ieri le grandi protagoniste della giornata. Coperte questa volta da un panno nero, un gesto fin troppo teatrale, sono state portate ad una ad una su un furgone. E il poliziotto incaricato della macabra consegna, un omone grande e grosso con i baffetti neri, non ha saputo resistere alla tentazione dei mille obiettivi, fermandosi ogni volta al lampo dei flash. La folla, davanti alla casa, è sempre più numerosa. Ormai ci sono telecamere dagli Stati Uniti, dal Giappone, dal Canada, da quasi tutti i Paesi europei. Il «mostro di Gloucester» - Frederick West, 52 anni - è ormai nell'Olimpo dei mass murderers, degli insospettabili individui che nelle loro case hanno compiuto tremende stragi. In attesa che la polizia concluda le ricerche in Cromwell Street e si sposti sulle altre località già indicate - la casa di Midland Road, il boschetto accanto al campo di granturco a Kempley - un ennesimo urgente appello è stato lanciato a chiunque sappia dove si trova oggi Catherine Costello, la prima moglie di West. Con l'aiuto di un computer, è stata anche distribuita una sua fotografia «invecchiata». Nessuno lo dice apertamente, ma è molto probabile che uno dei cadaveri possa essere il suo, e un altro quello della figlia Charmaine. Da quasi 25 anni - da quando «fuggì di casa» nella versione L'AQUILA. «Giovani e ragazze delle scuole compiono dei riti satanici, usando libri di educazione diabolica, recitando il Padre Nostro alla rovescia, cioè contro Dio e in favore del diavolo, mescolando il sangue e il seme umano, vendendo l'anima al diavolo, usando ostie consacrate per oltraggiare Gesù ed esibendosi in orge sessuali, nelle quali persone nude fungono da altare». Sembra un racconto di inquisitori di altri tempi che descrivono i riti satanici delle streghe da condannare al rogo, in realtà è una denuncia apparsa sul Bollettino dell'Arcidiocesi di marzo in cui si sostiene che questi episodi avvengono all'Aquila nei nostri giorni. Il titolo dell'articolo è già eloquente: «Demonio - Satanismo all'Aquila». Poi l'anonimo esten¬ L'AQUILA vittima, una Panda, lo legano mani e piedi con del filo di ferro. Domenica mattina, quando Annamaria si reca dai carabinieri a denunciare la scomparsa del marito, i due cognati tornano sul luogo del delitto e, nel tentativo di cancellare ogni traccia, danno fuoco all'auto, con dentro il cadavere di Mimmo. A far luce sull'allucinante vicenda è stata un'intera notte di interrogatori, condotti dal sostituto procuratore della Repubblica Massimo Lucianetti. Domande incalzanti che hanno messo in difficoltà i due cognati, fino alla confessione di Antonio. I due fratelli sono stati arrestati per omicidio premeditato e occultamento di cadavere, mentre è al vaglio degli inquirenti anche la posizione della moglie della vittima, che era stata testimone del litigio che aveva poi causato l'omicidio. Quest'ultimo assassinio ha provocato scalpore nel Foggiano e in tutta la Puglia, una regione che fino a pochi anni fa sembrava immune dal contagio di un certo tipo di violenza, feroce e ottusa. Ora invece i dati sono cambiati e anche qui si registrano episodi che sembrano usciti da un film horror. Come il caso Torraco. co Anna Langone ntinua a scavare

Persone citate: Catherine Costello, Frederick West, Gesù, Massimo Lucianetti, Miccoli, Raffaele Miccoli, Torraco