Miller: resto al mio posto di Fulvio Milone

Miller: resto al mio posto Miller: resto al mio posto Si difende il capo di Mani pulite «E Cordova ha fiducia in me» mandato in galera l'ex direttore del servizio farmaceutico e chiesto l'arresto dell'ex ministro della Sanità. Ma ora si trova nei guai. «Non posso né voglio entrare nel merito di questa storia ripete - sono un magistrato, e so bene quali sono i limiti imposti dal segreto istruttorio». E come si sente un magistrato finito sotto inchiesta? «Rispondo nel modo più ovvio. Stavo molto meglio tre giorni fa». Ha parlato con il capo della procura, Agostino Cordova? C'è chi dice che lei voleva presentare le dimissioni. «Ho avuto un colloquio con lui, non posso dirvi altro, Ad ogni modo il procuratore capo ha diffuso un comunicato sulla mia vicenda. Gli sono grato per le sue parole, la fiducia che mostra di riporre nei miei con- NAPOLI. «Cosa volete che vi dica? Sono stupefatto, assolutamente stupefatto». Il giudice Arcibaldo Miller pronuncia le parole con la flemma britannica quasi evocata dal suo cognome. Eppure la «bomba» fatta esplodere dai magistrati di Salerno, che gli hanno inviato un'informazione di garanzia per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sui legami fra camorra e giustizia, deve avergli procurato un bel po' di preoccupazioni. Ma si comporta come se nulla fosse: ieri, a neanche ventiquattr'ore dalla notizia che anche lui era finito nell'elenco dei giudici sospettati, ha varcato come previsto il portone del carcere di Poggioreale per interrogare il re Mida della sanità, Duilio Poggiolini. Sì, perché Miller è l'uomo di Mani Pulite a Napoli. E' amico di Di Pietro, è quello che ha Fulvio Milone

Persone citate: Agostino Cordova, Arcibaldo Miller, Cordova, Di Pietro, Duilio Poggiolini, Mida, Miller

Luoghi citati: Napoli, Salerno