Banca al servizio delle cosche

Banca al servizio delle cosche Banca al servizio delle cosche reggio calabria. Una banca al servizio delle cosche. Non più per custodire o riciclare danaro sporco, ma per finanziare attività illecite. Fino al punto che ogni mattina un suo esponente, persona insospettabile, si sostituiva quasi al direttore nell'aprire la corrispondenza, nel consigliare sulle richieste più importanti della clientela: mutui, prestiti e fidi agli «amici degli amici». Tutto avveniva a Marina di Gioiosa Jonica, centro della Locride ad alta intensità mafiosa, regno delle cosche dei Mazzaferro, degli Ierinò e degli Aquino, alla filiale della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, qualche anno fa finita.per una storia di fidi non recuperati sull'orlo del fallimento e poi quasi acquistata dalla potente Caripio che ne ha assunto le redini aziendali ma non riuscendo a recidere tutti i legami con la malavita locale. [e. 1.1 quisito casa e scrivania al giornale. Il reato ipotizzato per tutti è la corruzione. Miller è sospettato di aver favorito Antonio Malvento, un camorrista amico di Alfieri. Sapienza avrebbe archiviato un'indagine su una speculazione edilizia della camorra. Calise sarebbe stato contattato per attenuare alcune campagne di stampa e pubblicare articoli «addomesticati». Un boss, inoltre, avrebbe caldeggiato l'assunzione del figlio del giornalista in un quotidiano locale. L'inchiesta coordinata dalla magistratura salernitana e condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli parte dalle confessioni di Pasquale Galasso, il finanziere della camorra trasformatosi in re dei pentiti. E' stato lui QUESTORE NELLA BUFERA PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Spunta l'ombra dei servizi deviati nella strage mafiosa di via D'Amelio, costata la vita al giudice Paolo Borsellino e a cinque uomini della scorta. Il questore Bruno Contrada, che all'epoca dell'attentato era un alto funzionario del Sisde e che ora è in carcere dalla vigilia del Natale 1992 per concorso in associazione mafiosa, è formalmente indagato anche per la strage. Con quale ruolo, con quali atroci sospetti circa una sua diretta partecipazione? L'interrogativo è d'obbligo. Non è possibile al momento scioglierlo: su tutta la vicenda c'è il segreto istruttorio. Contrada dovrà essere giudicato d'udienza è già stata fissata da! gip) fra poco più di un mese, il 12 aprile prossimo, per l'infamante accusa di aver aiutato per anni i boss della mafia siciliana. Proprio lui che da vent'anni a Palermo, figlio di un noto av- vocato napoletano, prima come capo della squadra mobile, poi come responsabile locale della Criminalpol, infine come 007 del Sisde, invece avrebbe dovuto combatterli senza sosta. Ora la notizia delle indagini su di lui anche per la strage di via D'Amelio. Contrada era stato sentito sull'attentato per un reato connesso come persona forse a conoscenza di alcuni fatti. Adesso la sua posizione si sarebbe aggravata. Il procuratore della Repubblica di Cal- filili^-- '

Persone citate: Alfieri, Antonio Malvento, Bruno Contrada, Calise, Ierinò, Mazzaferro, Miller, Paolo Borsellino, Pasquale Galasso, Sapienza

Luoghi citati: Calabria, Lucania, Napoli, Palermo, Reggio Calabria