QUALE ITALIA DI FRONTE ALLA BOSNIA di Enzo Bettiza

QUALE ITALIA DI FRONTE ALLA BOSNIA QUALE ITALIA DI FRONTE ALLA BOSNIA IN sé l'idea di inviare sotto l'egida dell'Onu dei reparti militari italiani in Bosnia è legittima e pienamente accettabi-, le, anche se ci sarebbe molto da dire sul ruolo spesso ambiguo e poco chiaro che le varie forze delle Nazioni Unite hanno finora svolto, o sono state costrette a svolgere, nei territori ex jugoslavi occupati dai serbi. Ma fermiamoci allaparticolar-, mente delicata questione di unai possibile presenza italiana fra i, contingenti di pace della Unprofor nella ex Jugoslavia. L'Italia che dalla metà degli Anni Quaranta è un Paese democratico1 membro dell'Alleanza Atlantica, e dalla metà dei Cinquanta è un Paese di punta nella fondazione e nella costruzione dell'unità europea, è altresì un Paese che confina per terra e per mare con le regioni dove oggi divampa la prima guerra europea dopo il 1945. L'Italia inoltre, con le sue basi logistiche, portuali, aeree, è già da tempo impegnata, tanto sul piano nazionale quanto internazionale, nelle operazioni d'ordine umanitario e anche militare che hanno per obiettivo la vicinissima penisola balcanica in fiamme. Non si vede perché, a questo punto, il governo italiano non dovrebbe, o non potrebbe secondo taluni, impegnare una parte modesta delle proprie forze armate per raggiungere le truppe francesi, britanniche e spagnole (non cito i contingenti di altri Paesi europei esterni al Patto atlantico e all'Unione europea) già presenti sul terreno bosniaco. La proposta di un invio di soldati italiani in Bosnia-Erzegovina, avanzata esplicitamente dalla Gran Bretagna al Consiglio di sicurezza dell Onu, appare quindi da molti punti di vista giustificata e ragionevole. Ma il vero problema non è militare o logistico: è politico e, se si vuole, storico. L'Italia, in un certo senso ancor più della Germania, è stata uno dei principali Paesi che nella seconda guerra mondiale hanno partecipato attivamente, con le armi in pugno, allo smembramento della prima Jugoslavia monarchica. Ha annesso gran parte della Slovenia e quasi tutta la Dalmazia costiera. Dall'Albania ha esteso un proprio protettorato sul Montenegro e sul Kossovo. Ha contribuito in parte a Enzo Bettiza CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA