Coraggiosa Julia della porta accanto

La Roberts è protagonista nel «Rapporto Pelican» di Pakula La Roberts è protagonista nel «Rapporto Pelican» di Pakula Coraggiosa Julia della porta accanto ROMA. Newyorkese di nascita e cultura, laureato all'Università di Yale, ironico, elegante, affascinato dal mestiere del giornalismo, Alan J. Pakula, scrittore e autore di thriller impeccabili in cui il germe del sospetto e della degradazione s'insinua come una malattia dentro l'apparente compostezza della società americana, confessa il suo punto debole: non sa resistere al fascino delle storie a lieto fine. Regista di film come «Una squillo per l'ispettore Klute», «Tutti gli uomini del Presidente», «La scelta di Sophie», «Presunto innocente», Pakula spiega che è proprio questa sua predilezione ad averlo spinto a realizzare il suo ultimo lavoro «Rapporto Pelican», tratto dal libro omonimo di John Grisham: «Mi piacerebbe che anche nella vita vera ogni tanto ci fosse un finale positivo, in cui il bene potesse trionfare sul male. In realtà la mia esislenza, come quella di tutti, è segnata da una battaglia infinita tra pessimismo e ottimismo». Pakula è convinto che scrittori di successo come Grisham e come Crichton, corteggiatissimi da Hollywood che è ormai pronta ad acquistare i diritti sui loro romanzi quasi nel momento stesso in cui iniziano a scriverli, non facciano in realtà altro che trasporre nelle loro pagine il clima di «certi film Anni 40 molto popolari perché capaci di accompagnare lo spettatore su montagne russe visive in cui i protagonisti delle storie si trasformano sempre da vittime in eroi». Così la studentessa Darby Shaw di «Rapporto Pelican» non è altro, secondo Pakula, che la versione Anni 90 del Mr. Smith inventato da Frank Capra. E nessuno meglio di Julia Roberts poteva portare sul grande schermo un personaggio del genere: «Questo tipo di film - dice il regista - ha bi- sogno di attori di grande vividezza. E la Roberts ne è un esempio perfetto: dopo tantissimi anni è lei la prima attrice giovane che si è presentata alla ribalta con un carisma e un'intensità che ricordano le prime apparizioni di Liz Taylor. Il suo essere star deriva dalla capacità di apparire alla gente come la ragazza della porta accanto: il pubblico s'identifica nelle storie che interpreta perché la sente in qualche modo vicina, uguale. Ed è questo il motivo per cui i media hanno trasformato la sua vita in una telenovela senza fine: è naturale che si vogliano sapere i fatti della ragazza che incontriamo tutti i giorni sul pianerottolo di casa». New Orleans e Washington sono le due città teatro dell'avventura vissuta dall'esile Darby Shaw. Pakula conosce la storia di Ylenia Carrisi («quella "missinggirl" figlia di una celebre coppia di cantanti italiani, Al Balio e Romina Power») e dice: «La cosa più importante a New Orleans è l'industria del piacere: camminando per le sue strade si ha la netta sensazione che gli americani vadano lì a scaricare le loro tensioni comportandosi come a casa loro non farebbero mai. A New Orleans il piacere inizia dal bere e dal mangiare e poi si spinge ben oltre: è chiaro che sulla sua cultura pesa il background franco-creolo, esatta antitesi del puritanesimo anglosassone tipico del¬ la costa orientale americana. Il contrasto con Washington è uno degli aspetti del libro che più mi ha affascinato: se a New Orleans il piacere è il sesso a Washington il piacere è la politica, e le due cose sono assolutamente inconciliabili». Deviazioni, lati oscuri, passioni nascoste e contraddizioni dell'animo umano, in particolare giovanile, saranno al centro anche di uno dei prossimi lavori di Pakula: il film tratto dal romanzo dell'esordiente americana Donna Tartt «Dio di illusioni». «Mi ha interessato - spiega il regista - la descrizione del modo con cui una persona normale, giovane, può essere attratta dall'adorazione di falsi dei e come, talune volte, la ricerca del proprio io possa passare attraverso l'esperienza dell'appartenenza a un gruppo». Ma nell'agenda del regista ci sono anche altri due appuntamenti: una commedia nera tratta dalle «strisce» comiche di Gary Trudeau e una pellicola sulla vicenda di un giornalista americano ex-corrispondente da Mosca. Fulvia Capraia Julia Roberts in una scena del film Foto sopra: il regista Alan Pakula Una studentessa contro tutti in un thriller che diventa favola Il regista: «E' lei la nuova Taylor»

Luoghi citati: Hollywood, Mosca, New Orleans, Roma, Washington