« Italiani utili ma altrove »

Londra ha un'idea sui nostri caschi blu « Italiani utili ma altrove » Londra ha un'idea sui nostri caschi blu LONDRA. Anziché essere mandati direttamente in Bosnia, i caschi blu italiani potrebbero essere impiegati in operazioni di pace in zone diverse dalla ex Jugoslavia e i contingenti di altri Paesi attualmente impegnati in queste zone potrebbero essere trasferiti in Bosnia. In questa direzione si sta muovendo il governo britannico, che vorrebbe convincere Parigi, Bruxelles e Stoccolma a inviare altri 5000 uomini e conta sul fatto che la Turchia e l'Italia ne possano impegnare 5500 in altre regioni. La notizia è stata data dal «Sunday Times», che ha citato una non meglio precisata fonte governativa. Secondo il giornale, le autorità di Londra sono disposte a mandare in Bosnia altri 1200 effettivi e hanno, già avviato consultazioni con gli alleati. L'obiettivo è quello di fornire all'Unprofor i 10.500 uomini in più di cui c'è disperato bisogno. In Italia la questione continua a essere dibattuta. «Se l'Onu ce lo chiederà, sarà utile e opportuno dislocarli in Bosnia», ha affermato ieri l'on. Roberto Formigoni del ppi. Il suo compagno di partito, on. Carlo Fracanzani, ha detto invece che «l'invio va valutato con grande prudenza, perché un atto di disponibilità motivato dalle migliori intenzioni non si tramuti in un atto di irresponsabilità». Il sottosegretario alla Difesa on. Antonio Patuelli ha commentato che la disposizione Onu contraria all'impiego di truppe dei Paesi confinanti, che ci esclude dall'ex Jugoslavia, «ha una forte validità, deve essere mantenuta e certamente l'Onu la confermerà». Anche il generale Luigi Caligaris, candidato di Forza Italia alla Camera, si è detto «nettamente contrario» all'invio: «Nella seconda guerra mondiale l'esercito italiano combattè coi serbi contro croati e musulmani. Ciò inevitabilmente porterebbe i nostri soldati nell'occhio del ciclone». [Agi-Efe-Ansa)

Persone citate: Antonio Patuelli, Carlo Fracanzani, Luigi Caligaris, Roberto Formigoni