«Ho l'Aids» e uccide moglie e figli di Emanuele Novazio

«Ho l'Aids» e uccide moglie e figli GERMANIA A Dusseldorf, dopo aver strangolato i suoi si è tagliato le vene dei polsi «Ho l'Aids» e uccide moglie e figli La polizia lo salva dal suicidio, non è malato BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Credeva di avere l'Aids, e per evitare «una lunga sofferenza» ai familiari che era sicuro di avere già infettato, ha strangolato la moglie, trentun anni come lui, e i due figli di due e quattro anni. Poi ha tentato di uccidersi: ma dopo essersi tagliato i polsi ha telefonato alla sorella per annunciarle l'intenzione di morire, e la polizia 10 ha salvato. «Per quanto siamo riusciti finora ad accertare l'omicida non ha l'Aids», ha dichiarato 11 procuratore di Bochum che segue l'inchiesta. Il suo era soltanto un sospetto diventato un'ossessione, un pensiero devastante. E' accaduto giovedì nella cittadina del Nord-Reno Westfalia a pochi chilometri da Duesseldorf; ma la conclusione di un dramma forse cominciato mesi fa e consumatosi in silenzio è arrivata soltanto ieri: quando gli agenti, chiamati dalla sorella dell'assas¬ sino, hanno trovato i tre cadaveri nel bagagliaio dell'auto di famiglia, chiusa nel garage sotto casa. Secondo una prima ricostruzione della polizia, il triplice omidicio risale a giovedì: quando, quasi certamente già con l'intenzione di ucciderli, l'uomo ha portato la moglie e i due figli in un bosco vicino alla città. Sull'auto non c'erano tracce di lotta: segno che tutto è avvenuto in fretta, probabilmente mentre i due bambini stavano dormendo, e che la donna è stata colta di sorpresa. Dopo l'omicidio, l'uomo ha chiuso i tre cadaveri nel bagagliaio dell'auto, che ha parcheggiato nel garage di casa. Per tre giorni ha evitato di parlare con amici e parenti: al telefono non rispondeva, probabilmente non è mai uscito. Fino a che, ieri mattina, non ha retto al dolore o al panico, all'orrore, alla tensione: si è tagliato i polsi con un coltello da cucina, e subito dopo ha telefona¬ to alla sorella. Secondo le prime testimonianze, l'assassino non avrebbe comunicato a nessuno il pensiero che lo tormentava. La moglie, in particolare, ne sarebbe sempre stata all'oscuro e giovedì avrebbe accompagnato tranquillamente il marito alla gita nel bosco. Di lui adesso si sta occupando uno psichiatra, ma la tragedia di Bochum non è la prima con l'Aids - malattia più d'ogni altra senza speranza - come causa scatenante. Qualche anno fa, un marinaio di 28 anni che credeva di essersi ammalato ha ucciso ad Amburgo una prostituta, scelta a caso in un bordello della Reeperbahn, la via principale di St. Pauli, il quartiere a luci rosse. Subito dopo si è suicidato con un colpo di pistola: in una lettera ai genitori, ha scritto che era stata una prostituta ad infettarlo. L'inchiesta ha appurato invece che l'uomo era sano. Emanuele Novazio

Luoghi citati: Amburgo, Dusseldorf, Germania