«Confischiamo i capitali di Tangentopoli» di A. G.

«Confischiamo i capitali di Tangentopoli» VIOLANTE «Confischiamo i capitali di Tangentopoli» TORINO. «Abbiamo un debito con le vittime di questi Anni Ottanta, vittime della mafia e degli intrighi più oscuri di questo tempo, da Pio La Torre a Dalla Chiesa. Nel nuovo parlamento dobbiamo onorarlo con un atto legislativo di svolta: un provvedimento che preveda la confisca di tutte le ricchezze illegali costruite nel decennio scorso». Dal palco del teatro Alfieri, per la presentazione della campagna elettorale del polo progressista - a fianco di Giugni e Bertinotti - Luciano Violante ha richiamato con forza la questione morale come tema di scontro-confronto elettorale. Già Fausto Bertinotti, poco prima, aveva detto che sul «sequestro dei beni di Tangentopoli si capirà finalmente chi è per il nuovo e chi per il vecchio», alludendo significativamente ai rapporti economici e politici fra Craxi e Berlusconi. Anche il presidente della commissione antimafia si è concesso una battuta anticraxiana: «Una compagna, l'altro giorno, mi proponeva "perché non trasformare la villa di Hammamet in una casa per anziani con la pensione minima?" Si può fare». Battute a parte, gli oratori hanno tutti insistito sui rischi di un governo delle destre «moderne e camuffate, dietro slogans populistici». [a. g.]

Persone citate: Berlusconi, Bertinotti, Craxi, Dalla Chiesa, Fausto Bertinotti, Giugni, Luciano Violante, Pio La Torre

Luoghi citati: Torino