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Le piante mimetizzano un vecchio muro SAPER SPENDERE Le piante mimetizzano un vecchio muro UN brutto muro rovina «il panorama casalingo» di Maria Rosa Battioli di Centallo (Cuneo) e il suo panorama casalingo è un giardinofrutteto che diverrà presto ricco di sapori. E' Maria Rosa infatti la lettrice che ci ha chiesto informazioni su particolari piante da frutto (riscuotendo la curiosità e l'interesse di decine e decine di persone che scrivono per avere da Saper spendere gli indirizzi dei vivai). Ora quel muro deve essere coperto per completare l'opera del frutteto. Scrive la lettrice: «Per mascherarlo potrebbe essere utile una siepe, ma che non abbia necessità di innaffiature e di potature. Ho pensato al biancospino, però si tratta di un muro lungo circa 100 metri e forse sarebbe più bella per gli occhi una collezione di colori. Potete darmi un consiglio?». «Usare la vegetazione per risolvere questi problemi - sostiene la dott. Elena Accati dell'Istituto di scienza delle coltivazioni - dà un effetto certo più gradevole di graticci, steccati e reti di plastica. Per coprire un muro servono arbusti sotto forma di siepi oppure rampicanti. Oltre alla rosa, esistono cultivar assai vigorose adatte a questo scopo in grado di formare superbe pareti di colore bianco, rosa o giallo. Specie assai diffuse per motivi di rusticità e capacità di adattamento a situazioni e ambienti diversi sono la Lonicera (caprifoglio), la Bouganvillea (adatta alle zone marine), la Wistaria sinensis (glicine) dall'andamento sinuoso, rustica, a grappoli di fiori morbidi e profumati. Esistono cultivar a fiori bianchi e viola. Negli Stati Uniti anche in città a grande traffico ho visto muri di notevole lunghezza ricoperti di glicine, alternando i colori, dal violetto al bianco, e l'effetto era molto gradevole. «Per zone poco illuminate il Parthenocissus quinquefolia (la vite del Canada) con viticci che gli consentono di aggrapparsi facilmente, è la soluzione ideale. Oltre ai tradizionali rampicanti si può anche ricordare l'Actinidia, cioè il kiwi, vigorosa e discretamente rustica che essendo dioica richiede che si pongano a dimora esemplari sia maschili sia femminili. «In quanto alle siepi le piante che non hanno necessità di continue potature sono libere di svilupparsi secondo il loro naturale portamento e quindi si avrà una siepe cossidetta "informale", cioè senza forma ben definita. Si possono utilizzare diverse specie per ottenere fioriture in successione o accostamenti particolarmente decorativi per colore, forma dei fiori, delle foglie e dei frutti. E' possibile usare Berberis, Forsytbia, Pyracantha, Cotoneaster e gli stessi rododendri che assumono altezze notevoli ed hanno colori smaglianti stupendi. «Se si preferiscono siepi regolari si dovrà ricorrere alla potatura impiegando specie come il Prunus lusitanica, il Ligustrum ovalifolifolium, il bosso e la Lonicera nitida, il tasso, l'agrifoglio, la Thuja, per citare soltanto qualche specie». E come evitare la monotonia se il muro è lungo? «Usando essenze diverse, alterando sempreverdi a specie con foglia caduca. Ognuno scelga a proprio gusto». Naturalmente, a chi ce ne farà richiesta scritta (rubrica Saper spendere, La Stampa, via Marenco 32, Torino) invieremo gli indirizzi di vivai specializzati in queste essenze. Le piante di limoni danno problemi a Anna Z. di Cherasco. Secondo la dott. Elena Accati «sono colpiti da un insetto il Chrysomphalus dictyospermi, una specie polifaga, ma orientata verso gli agrumi, nota come "Bianca rossa degli agrumi". Si riconosce per il colore mattone dei follicoli. Sverna come femmina adulta immatura e inizia a riprodursi in aprile; svolge tre generazioni l'anno invadendo foglie e frutti. Le colonie più consistenti sono quelle primaverili; tollerano male le estati troppo calde e aride. Gli attacchi possono danneggiare molto le piante provocando la caduta precoce delle foglie e rendendo non commerciabile il prodotto. Unica lotta possibile: trattamenti con olii leggeri contro la seconda generazione che si svolge nella tarda estate». Simonetta