Una mia medaglia per la Vasaloppet

E l'altro vecchio, Maurilio De Zolt, 44 anni, corre oggi la maratona della neve E l'altro vecchio, Maurilio De Zolt, 44 anni, corre oggi la maratona della neve Una mia medaglia per la Vasaloppet MMORA I chiamo Maurilio De Zolt, il 29 settembre compirò 44 anni, oggi corro la Vasaloppet, la più lunga gara di sci di fondo che ci sia, 90 chilometri. Mercoledì scorso l'ho fatta tutta in allenamento, a 28 gradi sottozero. Sono pazzo? Sto a Mora, in Svezia, con alcuni amici. Ci sono arrivato da Lillehammer, dove ho vinto l'oro olimpico della staffetta con i miei compagni azzurri Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner. Era una medaglia che mi mancava. Ne ho vinto tante dal 1977 quando sono entrato in Nazionale, anche una mondiale, ma l'Olimpiade è tutt'altra cosa. Dicono che potrei essere soddisfatto, e fermarmi. Se dicono il giusto, cosa sto a fare crai? Fra l'altro non ho manco chiesto un rimborso, un ingaggio: mi hanno aiutato i Vigili del Fuoco, di cui faccio parte. Se vinco, c'ò un pre¬ mio sui 10 milioni di lire. Ma non so come fare a vincere: non perche sono vecchio, ma perché non fa più freddo. 11 termometro sta salendo, potrebbe persino darsi che per le ore della gara andasse sopra lo zero. Il che vuol dire che la neve ti mangia la sciolina, che non puoi sognarti di partire con gli sci preparati por bene e tirare avanti sino alla fine. Sarà necessario sciolinare un po' di volte, e io non ho assistenza. Si, ci sono diversi italiani, ma non possono essere presenti in troppi punti del percorso, r: con tende attrezzate come sarebbe necessario per aspettarmi ai vari passaggi. Se c'era il gran freddo, la neve dura non poneva problemi di questo tipo. Poi c'e pure il fatto che è vietato il passo pattinato, quello che io preferisco! Mi tocca fare l'alternato che piace agli scandinavi. Ma allora sono proprio matto a farmi 90 km di gara? Io dico di no, ma capisco che possiate pensare di sì. Lo pensano anche mia moglie Donatella, che era a Lillerianimar e se n'è tornata in Italia, e i miei tre figli, il più alto dei quali ha già superato i vent'anni. Fra l'altro dopo la Vasaloppet mica smetto, domani mi sposto a Falun, domenica prossima mi faccio la 30 chilometri di Coppa del Mondo. Poi torno in Italia e il 27, prima di votare, provo a vincere la 50 chilometri di Folgaria per il titolo italiano: sarebbe il mio diciassettesimo. E questo dimostra che non sono per nulla superstizioso. Dopo ho in programma un anno di mezza vacanza. Cioè di allenamenti leggeri, gare leggere. Non posso, non voglio smettere di colpo. Cosa faccio? Mi rilasso, mi lascio andare, mi metto a brindare di bar in bar al mio passato? lo ho una buona salute, voglio tenerla. Può anche darsi che la stagione 1995-96 mi veda impegnato in pieno: non fossi sposato direi di sì già adesso, ma la famiglia ha i suoi diritti. Oppure che la mezza vacanza mi piaccia, e la tramuti in vacanza a vita: ma non credo, resterò nell'ambiente, allenerò, magari con l'esempio diretto. Non è neanche che io debba to¬ gliermi lo sfizio della Vasaloppet. L'ho già corsa un cinque sei volte, non so neanche bene. La prima volta vent'anni fa. L'anno scorso settimo su 9759, in 4 ore e 5 minuti, a 3 minuti e mezzo dallo svedese Westin che ha vinto. Gli svedesi sono specialisti, oggi il favorito è Otlcson, uno di loro. Nel 198G sono arrivato quarto, il mio massimo: potevo davvero vincere, a 500 metri dalla fine ero in pieno sprint con tre svedesi, uno mi ha urtato, mi ha fatto cadere. Cose che capitano. Per vincere una Vasaloppet darci qualcosa di importante: la medaglia d'argento dei 50 chilometri olimpici a Calgary 1988, ecco. Tanto ho l'altra eguale di Albcrtville quattro anni dopo, e poi quell'argento ero pieno di rabbia, sci sbagliati e altre cose. Io comunque ci provo ancora. Ci sono tanti italiani, Zambelli che ha 25 anni dovrebbe far bene, gli altri finiranno comunque sereni, per chi fa fondo come me e ama questo sport della fatica, la Vasaloppet è una specie di messa grande. Maurilio De Zolt

Persone citate: Giorgio Vanzetta, Marco Albarello, Maurilio De Zolt, Mora, Silvio Fauner, Zambelli

Luoghi citati: Folgaria, Italia, Svezia