Rosi torna ferito ma campione
Il 37enne italiano ha conservato a Las Vegas il mondiale medi junior Ibf Il 37enne italiano ha conservato a Las Vegas il mondiale medi junior Ibf Rosi torna ferito ma campione Finisce con un pareggio tecnico il match con Pettway sospeso alla sesta ripresa dopo una reciproca testata Il quasi trentasettenne Gianfranco Rosi ha conservato in modo inusitato il titolo mondiale dei pesi medi junior, versione Ibf, l'altra notte sul ring di Las Vegas, nel confronto con lo sfidante ufficiale, lo statunitense Vincent Pettway. Il match infatti e stato interrotto dopo 19" dall'inizio della sesta ripresa quando entrambi i pugili sono rimasti feriti per una reciproca testata. Più seria la ferita di Rosi, alla palpebra sinistra con copiosa emorragia, mentre Pettway avrebbe potuto continuare. Secondo i regolamenti Ibf una ferita accidentale entro le prime sci riprese fa decretare un «pareggio tecnico», mentre dal 7° round in avanti la vittoria viene assegnata al pugile in grado di continuare. Rosi era in chiaro vantaggio al momento dell'interruzione: 4 punti per due giudici, 2 punti per il terzo. L'esito del match andava comunque considerato ancora aperto. Il campione del mondo già nel primo round aveva centrato Pettway con un pugno accompagnato da una spinta inducendo l'arbitro Mills Lane a contare lo sfidante per 8". Poi Rosi era riuscito, grazie alla sua esperienza, a tenere a bada l'aggressività dell'avversario senza problemi. L'unica notazione positiva resta comunque il fatto che Rosi e ancora campione del mondo, ma l'esito del maicli è tale da rendere scontenti tutti. Non è certo soddisfatto Rosi cui la ferita ha tolto la possibilità di vincere con piena legittimità. «Sentivo che stavo vincendo - ha detto Gianfranco - e questo risultato mi ha lasciato un sapore amaro». Non ha motivo di rallegrarsi nemmeno Pettway che, dimostrandosi incapace di tener fede alla sua fama di uomo dal ko facile, ha visto senz'altro scendere la sua già non rilevante quotazione. Lo sfidante ha dichiarato: «Sono convinto di averlo ferito con un destro e non con una testata. Sono certo che avrei avuto la meglio nella seconda metà dell'incontro». Ancor mono di tutti può gioire l'organizzatore Don King,. L'uomo dai capelli elettrici si proponeva duo obiettivi alternativi: 1) togliersi di torno un campione scomodo come Rosi e impadronirsi di un mondiale in più da amministrare a suo piacimento; 2) quanto meno togliersi dai piedi uno sfidante di scarsa fama impostogli dall'Ibf, con la conseguente possibilità di gestire con maggiori possibilità di mercato l'attività dello stesso Rosi. Questo Pettway invece Don King se lo ritroverà inevitabilmente fra i piedi, a meno che l'Ibf - quanto ad equilibrismi uno dei quattro organismi mondiali vale l'altro - non trovi qualche scappatoia per metterlo da parte. Il «pareggio tecnico» infatti non toglie automaticamente al pugile statunitense la qualifica di sfidante ufficiale e ciò, salvo sorprese, rende indispensabile una rivincita. Un matchbis difficile da collocare sul mercato, visto lo scarso contenuto spettacolare della prima edizione, dominata dalla boxe ostnizionistica di Rosi. Forse, a conti fatti, quello che ci rimette meno ò proprio Rosi. A dispetto di tutti è ancora sulla breccia: il momento del ritiro sembra ancora lontano. Una volta rimarginata la ferita, Don King o chi altro dovrà ancora fare i conti con lui. Gianni Pignata Ecco Rosi sanguinante per la ferita alla palpebra sinistra
Luoghi citati: Las Vegas
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