Italiani brava gente senza debiti

Italiani, brava gente senza debiti L'esposizione, per ogni cittadino, è «soltanto» di ottantotto milioni Italiani, brava gente senza debiti Magli stranieri sono debitori dei nostri istituti ROMA. Le famiglie italiane sono tra le meno indebitate del mondo. A dare il crisma dell'ufficialità a questa indicazione interviene la Banca d'Italia nel supplemento del bollettino statistico di gennaio. Secondo le cifre riportate (e riferite al terzo trimestre '93), le passività delle famiglie della penisola ammontano a poco più di 176 mila miliardi, gran parte dei quali assorbiti da crediti bancari a breve termine (34.690 miliardi, in pratica i piccoli prestiti necessari per acquistare un'auto o ristrutturare l'abitazione) e mutui ipotecari (125 mila miliardi circa). Questa cifra suddivisa per il numero delle famiglie italiane (20,3 milioni) porta ad un debito medio pro-capite di poco superiore agli 88 milioni. Assai più consistente, viceversa, la consistenza dell'attivo che a fine settembre '93 ha segnato 2,705 milioni di miliardi, di cui un terzo sotto forma di titoli pubblici a breve e medio termine. Le cifre confermano quindi, anche per la seconda parte del '93, il progressivo disimpegno sul fronte dei Bot, la cui consistenza in valori assoluti (320 mila miliardi a settembre dello scorso anno) è ormai quasi equivalente a quella dei Cct. A dimostrazione del bisogno di diversificazione di portafoglio da parte dei nuclei familiari c'è da rilevare il forte incremento dei certificati di credito, aumen¬ tati di oltre il 25% nell'arco di tre anni fino a diventare la quarta «voce» in ordine di importanza fra le poste attive. Nel «mirino» di Bankitalia anche le banche italiane, ed in particolare quanti crediti vantano verso l'estero: 340.000 miliardi. Il 75% dell'esposizione è comunque in mani più che sicure, essendo stata rivolta ai Paesi industriali (253.962 miliardi), mentre poco più di 40.000 miliardi sono stati destinati ai cosiddetti paradisi fiscali o nonnativi. Assai più limitati sono stati i prestiti degli istituti di credito italiani destinati ai Paesi dell'area Opec (13.569 miliardi) e ai Paesi in via di sviluppo (12.732), gran parte dei quali hanno preso le strade dell'America Latina (6960) e dell'Asia (4004). Ai Paesi dell'Est europeo, a fine settembre '93, erano arrivati prestiti per complessivi 13.680 miliardi, gran parte dei quali destinati alla Russia (9927 miliardi). Antonio Fazio governatore della Banca d'Italia Il sistema creditizio ha anche forti crediti con l'estero

Persone citate: Antonio Fazio

Luoghi citati: America, Asia, Roma, Russia