Ora avanza il «banca-people»

Dai Bot alla corsa per Credit e Comit, il grande shopping nelle ex Bin Dai Bot alla corsa per Credit e Comit, il grande shopping nelle ex Bin Ora avanza il «banca-people» Domani si conoscerà chi ha il 2,5% Tra i big Ras, Benetton e Generali MILANO. Grandi manovre e volti nuovi in banca. Luciano Benetton, Umberto Zanni e Eugenio Coppola di Ganzano. Sono' questi tre signori i punti di contatto futuro tra Banca Commerciale Italiana e Credito Italiano. Scomparso il controllore Iri, le due ex Bin continueranno tuttavia ad avere alcuni importanti azionisti in comune. Cominciando da Generali, Ras e la famiglia di Ponzano Veneto. Due compagnie di assicurazione, la numero uno e la numero due del settore privato italiano, e il maggior gruppo laniero del mondo. E' possibile che altri si aggiungano. Le Generali hanno già detto alla Consob di possedere il 2,6% di Comit, e il presidente Coppola di Ganzano ha aggiunto che saliranno fino al 3%. Mentre nel Credit, attraverso Alleanza, hanno non meno dello 0,6%. Nel capitale Credit, Umberto Zanni, pcsidentc di Ras, ha confermato un impegno che, secondo le ultime rilevazioni, dovrebbe essere vicino all'1,5%, probabilmente la più grossa quota in mani italiane. Dal momento che le altre partecipazioni importanti sono in mani estere (National Westminster e Nippon Life). Ma e quasi certo, anche se non ancora confermalo, che Ras ci sarà anche in piazza della Scala. Quanto ai Benetton, cui fa capo già ufficialmente l'l% del Credito Italiano, ò stato lo stesso Luciano a raccontare a «La Repubblica» di aver preso parte al collocamento della Comit, addirittura sollecitato dal presidente dell'In, Romano Prodi. Un quarto punto di contatto, anche se più nebuloso, è rappresentato da Silvio Berlusconi. Nei fondi del Cavaliere dovrebbe esser parcheggialo l'l% sia di Credit che di Comit, ma di questa seconda è possibile che la partecipazione sia ben più alta. Del resto, per un gruppo impegnato con le banche come Fininvest, sarebbe assurdo non cercare di stabilire qualche punto di vantaggio. Cosi, nonostante la privatizzazione, sembra proprio che le due banche ex gemelle, le due perle dell'Ili finora simili per molte cose, non ultima una decisa vo- cazione laica, siano destinate a continuare il cammino in qualche modo vicine. Tanto per incominciare, entrambe le banche hanno un problema, quello di trovare una sede abbastanza ampia per contenere la valanga dei nuovi azionisti, per l'appuntamento delle assemblee. Il Credito Italiano, che terrà il 14 aprile l'assemblea di bilancio insieme a quella del rinnovo dei vertici, l'ha già individuata nei «Magazzini del cotone» di Genova, un complesso adibito a congressi. Per la Comit il problema non si pone per l'assemblea del 12 marzo, quando si approverà il bilancio con Tiri ancora in maggio¬ ranza. Ma si porrà per l'assemblea di giugno che i vertici Comit convocheranno, e alla quale si presenteranno dimissionari. Intanto gli occhi sono puntati su domani, giorno nel quale gli azionisti di Comit e Credit che hanno il 2,5%, sia singolarmente che come gruppo, dovranno svelarsi. La nuova disposizione, firmata dal ministro del Tesoro Piero Barucci, contribuirà a rendere più trasparente la situazione societaria dei due istituti. E consentirà di avvicinare il traguardo dei rinnovi dei vertici in un clima meno drammatico e meno speculato. Valeria Sacchi LO SPORTELLO RENDE DÌ PIÙ" [ la mappa delle privatizzazioni concluse] 'ni :.u mmmmmm Introito Pacchetto azionario ceduto Venditore Periodo in miliardi 95%S.I.V. EFIM Giugno'93 2TO 62% Fin. Italgel I.R.I. SpA Luglio '93 437 62% Cirio Bertolli De Rica I.R.I. SpA Novembre '93 311 69% Nuovo Pignone E.N.I. SpA Dicembre '93 700 100%Esaote Finmeccanica Gennaio'94 60 8.748 Il ministro del Tesoro Piero Barucci Domani scatta la soglia del 2,5%

Luoghi citati: Genova, Ponzano Veneto