Arafat come la guerra d'Algeria di Aldo Baquis

«Pace adesso» manifesta a Tel Aviv. L'esercito esclude gli ultra dalla riserva «Pace adesso» manifesta a Tel Aviv. L'esercito esclude gli ultra dalla riserva Arofot; come la guerra d'Algeria «Qui i coloni sono l'Oas» TEL AVIV NÒSTRO SERVIZIO Dopo la strage di Hebron, per trovare una soluzione alla questione dei Territori bisogna tornare a guardare alla storia recente dell'Algeria. Mentre allora il problema era neutralizzare le attività dei coloni armati, alleatisi all'Oas, adesso in Cisgiordania e a Gaza bisogna ridurre all'impotenza i coloni ebrei «che si comportano con la protervia di un esercito di occupazione». In un'intervista all'algerino «Al Watan» e in un incontro a Tunisi con l'emissario russo Igor Ivanov il leader dell'Olp Arafat ha così ribadito ieri le condizioni per la ripresa della trattativa con Israele: disarmare i coloni e garantire la protezione della popolazione palestinese con «un'efficace presenza internazionale». A Tel Aviv il monito di Arafat è stato recepito da decine di migliaia di dimostranti di Pace Adesso (centomila secondo gli organizzatori, 20 mila per la polizia) che sono sfilati nelle strade del centro con torce accese, invocando lo sgombero immediato dei coloni da Hebron, oltre che da Gaza e da Gerico. «Mettiamo a tacere lo Hamas ebraico», si leggeva su un grande striscione nella piazza dei Re di Israele. Qualcuno ha inoltre creduto opportuno sintetizzare graficamente l'ideolo- già del gruppo anti-arabo Kach, cui apparteneva Goldstein, con una svastica nazista (secondo, fonti della Casa Bianca l'amministrazione Clinton sta considerando l'ipotesi di inserire il Kach fra i gruppi terroristici). Nei Territori il livello di violenze quotidiane non accenna ad abbassarsi. Tra venerdì e sabato, sei palestinesi (tre dei quali armati) sono stati uccisi dal fuoco dell'esercito in una serie di incidenti avvenuti a Gaza e a Nablus. Da Teheran, il leader della «Jihad islamica in Palestina», Fathi Shehaki, ha annunciato che «è imminente» la vendetta del suo gruppo nei confronti dei sionisti. Il centro di Gerusalemme Est è stato sconvolto da scontri fra dimostranti palestinesi e forze dell'ordine israeliane: bilancio, 15 feriti. Affollate riunioni politiche di commemorazione delle vittime della strage si sono svolte a Gerusalemme Est (diretta da Faisal Husseini, dirigente locale di Al Fatah) e a Gaza, sotto le verdi bandiere del movimento islamico Hamas e alla presenza di un commando del suo braccio armato, «Ez Aidin Al-Qassam». «Dopo Hebron - ha detto Husseini - quanto israeliani e palestinesi hanno concordato a Oslo e al Cairo va ridiscusso». «Il primo paragrafo dell'agenda dei lavori - ha aggiunto un consigliere di Arafat, Ahmed Tibi, ai margini della manifestazione di Pace Adesso - deve essere adesso la sicurezza dei palestinesi, non dei coloni. I coloni di Hebron devono sgomberare, subito. In un secondo tempo, dovranno andarsene anche quelli di Gaza e di Kiryat Arba, presso Hebron», alcune migliaia in tutto. Nei mesi passati, Rabin si era spesso impegnato a non smantellare alcun insediamento nella fase intermedia dell'autonomia palestinese. Significativamente, alla manifestazione di Pace Adesso hanno aderito - oltre che gli scrittori israeliani Izhar Smi- lansky, Yael Dayan, Menachem Brinker e il giornalista Uri Avneri - il Consiglio dei sindaci arabi di Israele e una delegazione di arabi di Jaffa, il sobborgo di Tel Aviv teatro di gravi incidenti all'indomani della strage di Hebron. Per la prima volta, gli oratori si sono espressi anche in arabo, mentre attivisti sventolavano bandiere palestinesi. Sempre come conseguenza di Hebron, l'esercito israeliano ha deciso di ritirare dal suo contingente di riservisti i coloni ebrei estremisti della Cisgiordania occupata. Aldo Baquis Estremisti islamici palestinesi del gruppo di Hamas ricostruiscono in una piazza di Gaza la strage di Hebron in cui sono morti oltre cinquanta arabi