Mondonico pensa a escludere Silenzi

Mondonico pensa a escludere Silenzi Mondonico pensa a escludere Silenzi Goveani, presidente da 13 TORINO. Tutti disponibili i granata per la trasferta di Marassi contro la Sampdoria. Arnioni è guarito dalla distorsione al ginocchio e potrà quindi marcare Gullit mentre Cois (Gregucci è squalificato) s'occuperà di Mancini. Sulle fasce Mondonico dovrebbe schierare Jarni a destra e Mussi a sinistra, mentre in attacco deve scegliere tra la formula a tre (Silenzi-Carbone-Francescoli) e quella a due (solo Carbone e Francescoli) con l'affaticato bomber a riposo. Probabile questa seconda soluzione: Silenzi è frenato dalla caviglia dolorante, un handicap che si trascina da tempo e che l'ha costretto a chiedere il cambio a metà della ripresa contro l'Arse-, nal. «Siamo in salute - ha detto l'allenatore - bisogna vedere come i ragazzi hanno smaltito la fatica contro gli inglesi. Sia ben chiaro, fatica psicologica, perché quella fisica non esiste assolutamente. L'unico che è uscito davvero distrutto dalla partita di giovedì è Sottil». Il terzino, tra i migliori in campo, era dovuto uscire, per crampi: il giovane è reduce da un lungo stop per un'operazione al ginocchio, non ha più l'abitudine ai 90 minuti. [c. giac] ranno alle opzioni su nuove azioni, chiunque potrà intervenire dall'esterno per risanare. Questa la duplice strada prevista per evitare il fallimento granata. Sono anche messaggi mandati ai giocatori: abbiate fiducia e pazienza ed il Toro potrà uscire dal tunnel della disperazione. Chissà quanti ascolteranno, in uno spogliatoio che pensa soprattutto al domani personale. Anche perché i tempi tecnici sono ancora lunghi. Intanto, rappresentanti di Ultras, Granata Korps, Leoni, Fedelissimi e Ragazzi sono stati ricevuti dai consiglieri di amministrazione. «Tutta la Maratona vuol capire cosa può fare per dare una mano, ma non si poteva controllare prima lo sfacelo che ci dilania?». Intenzione e domanda legittime. Ma ora si deve solo lottare per trovare uno spiraglio di luce. scena per agevolare il cambio di proprietà nell'esclusivo interesse del Toro. Oggi, di fronte alla gravità della situazione, determinatasi anche in seguito al fallimento dell'unica trattativa "ammessa" negli ultimi due mesi per il passaggio di proprietà, ribadisco la mia più completa e totale disponibilità non solo ad agevolare ma anche per operare fattivamente con qualsiasi iniziativa intrapresa allo scopo di trovare una soluzione per la continuità e la salvezza del Toro». Goveani può operare in concreto semplicemente cominciando a rinunciare ai «rimborsi» di quanto (un miliardo e 900 milioni) a suo dire ha impegnato nel capitale granata. Ormai contano solo i fatti per salvare veramente il Torino. Quella parola «ammessa», fra ironiche virgolette, è una provocazione che potrebbe irritare i giudici, per il Notaio colpevoli di aver dato via libera solo a Giribaldi e Rossi. Ma quale altra strada, avrebbe potuto proporre Goveani? Decisa la convocazione delle due assemblee con gli scopi già citati, il consiglio di amministrazione «in riferimento a cifre e notizie apparse sugli organi di stampa (i 100 miliardi necessari per comprare il Toro, stima dei commercialisti di Giribaldi e Rossi, ndr), ne contesta recisamente l'attendibilità, precisando che il risanamento della società può essere attuato con apporti finanziari largamente inferiori a quelli ipotizzati». Un messaggio a chi parteciperà all'assemblea per l'aumento di capitale: se i soci stessi rinunce- Bruno Perucca

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