Caro pallone sgonfiati o scoppierai

«Il problema non è quello di recuperare altro denaro, ma di tagliare le spese pazzesche» «Il problema non è quello di recuperare altro denaro, ma di tagliare le spese pazzesche» Caro pallone/ sgonfiati o scoppimi Ecco la ricetta di Rivera che se ora i controlli mi sembrano abbastanza rigidi. Ad ogni modo, dinanzi alle situazioni disastrate s'è agito spesso con politica differente: a volte si è chiuso un occhio, a volte due. E, spesso, per non vedere ci si è messi gli occhiali neri». Come mai il cosiddetto campionato più bello del mondo annaspa nei debiti mentre all'estero certi abissali deficit (tipo Napoli e Torino) sono sconosciuti? «E' un fatto culturale: all'estero i club in rosso scompaiono subito, qui, invece, si prende tempo, non si decide mai nulla permettendo che deficit si aggiunga a deficit. D'altronde, in Italia gli elogi vanno a chi, pur di vincere il campionato, non si preoccupa di ingolfarsi nei debiti, non a chi s'industria per chiudere in pareggio. Costui è considerato un povero imbecille, grande presidente è chi strapaga calciatori e allenatore, chi spende e spande sul mercato». Sarà semplice indurre giocatori e tecnici ad accettare ingaggi meno grandiosi? «Si convinceranno da sé: è storia vecchia, piuttosto di non prendere nulla ci si accontenta di poco. Un poco che nel calcio è sempre relativo. Però, da come vanno le cose, ho una gran brutta impressione: stiamo andando davvero verso il fallimento». «I presidenti vedono la tv come l'Eldorado non capiscono che invece è la tomba. Il caso della pay-tv ultimo esempio della tattica suicida» L'on. Gianni Rivera, ex campione del calcio: abbattere i costi se ne hanno. come sport. Bisogna al più presto restituire la partita alla sua dimensione naturale, che è lo stadio e non la tv: purtroppo, sta accadendo il contrario, la gente si sta abituando a considerare normale la partita in video e un'eccezione vederla dal vivo. E poi le società si lamentano che gli spettatori calano, che non si realizzano più i record d'abbonamento». Napoli e Torino in guai seri, quasi tutti i club attanagliati dal deficit. Che Federazione e Lega abbiano colpe precise? Quali controlli hanno mai esercitato se la situazione è questa? «E' naturale domandarselo an¬ «Nessun dubbio: sono arrivati i miliardi degli sponsor, poi ecco quelli della televisione. Risultato? I deficit continuano ad aumentare: che senso ha, quindi, continuare a rastrellare denaro quand'ò dimostrato che più ne hai e più sei povero?». Da come ne parla, lei non pare amico del calcio in tv. «I padroni del football vedono nella televisione l'Eldorado e non capiscono, invece, che è la tomba. La gente va sempre meno allo stadio, a poco a poco finirà per disertarlo completamente e il pallone diventerà solo un passatempo televisivo, nel giro di trent'anni sarà sparito 5. SCANDALI A GETTO CONTINUO Claudio Giacchino 1. SOCIETÀ'GESTITE MALE Delle diciotto della serie A solo cinque (Cremonese, Foggia, Parma, Piacenza e Sampdoria) vantano bilanci attivi, le altre sono alle prese con «buchi» miliardari 2. CALCIATORI E ALLENATORI PAGATI TROPPO Dopo la vittoria nel Mundial di Spagna (1982), le società hanno accettato, quando non favorito, l'aumento spropositato degli stipendi e oggi ne sono strangolate 3. CROLLANO GLI INCASSI Biglietti eccessivamente cari e l'overdose di calcio in tv stanno facendo il vuoto sugli spalti: dappertutto, anche al Milan, sono calati gli abbonamenti, calano gli spettatori 4. MERCATO BLOCCATO, NON CI SONO SOLDI Per i club che stanno economicamente peggio sarà molto difficile risanare i deficit cedendo i pezzi pregiati, la campagna acquisti si baserà sugli scambi Presidenti indagati o rinchiusi in carcere da Tangentopoli, maneggi dei direttori sportivi, dolci notti degli arbitri di Coppa stanno provocando una caduta d'immagine del calcio

Persone citate: Claudio Giacchino, Gianni Rivera, Rivera

Luoghi citati: Foggia, Italia, Napoli, Parma, Piacenza, Spagna, Torino