«Voglio una polizza salva-lavoro»

Un'indagine della Ras sulle paure degli italiani. Il 40% ha un copertura sulla vita Un'indagine della Ras sulle paure degli italiani. Il 40% ha un copertura sulla vita «Voglio una polizza salva-lavoro» Gli assicuratori esaminano il rischio-disoccupazione investito e non è disponibile a farlo. Il conto corrente invece si conferma l'investimento più diffuso, con il 61,2% seguito dai titoli di Stato con il 40,6%. Le assicurazioni vita si collocano al 40,3%, gli immobili al 21,7%. Scarsamente prese in considerazione le altre forme di investimento: certificati di deposito e azioni con percentuali di gradimento comprese tra il 12 e il 10% mentre ancora minori sono le preferenze accordate alle obbligazioni e ai fondi di investimento. Tutti dati che trovano puntuale conferma in due indicatori relativi alle motivazioni e alle attese di chi investe il risparmio: il 33,2% mette al primo posto la sicurezza di non perdere il capitale investito, mentre solo il 25 per cento ò più attratto dalla possibilità di incrementare, nel tempo, il denaro investito e il 20% si preoccupa di poter riavere in ogni momento la liquidità dell'investimento fatto. ROMA. Lavoro è paura. Paura di che? Lo scoprono ora le società di assicurazione, quelle che sanno tutto sulla «tendenza» delle famiglie. Il «rischio» lavoro è al primo posto nei pensieri degli italiani sia come «paura» di perdere la capacità lavorativa che come paura di perdere il «posto». Ma è sempre, e comunque, paura. I numeri li dà una ricerca del Censis fatta in collaborazione con la Ras (alla tavola rotonda erano presenti tra gli altri il presidente dell'Ania, Antonio Longo, il rettore della Luiss, Mario Arcelli, il segretario del Censis, De Rita e il presidente della Ras, Umberto Zanni). Vediamoli, questi numeri. Il 76,9% delle famiglie italiane (la ricerca è su un campione di 1500 nuclei) teme per la perdita della capacità lavorativa, il 72,7% per le malattie e il 54,5% per la morte di un familiare. Tra i rischi esterni, al primo posto con il 65,7%, la paura per la perdita del lavoro, seguita da quella per l'incendio della casa (39,6%). Gli incidenti stradali Antonio Longo presidente dell'Ania l'associazione fra le imprese di assicurazione (34,1%) e per il peggioramento delle garanzie sociali (30,5%). Rischi tanti, dunque. Ma anche tanti gli italiani che non ricorrono a forme assicurative per garantirsi. Dalla ricerca infatti emerge che solo il 40,3% ha investito il proprio risparmio in una assicurazione vita, il 10% sarebbe disposto a farlo, mentre il 49,3% non ha investito e non è disposto a farlo. Ancora più bassa è la propensione ad investire nelle assicurazioni in generale: solo il 15 per cento lo ha già fatto, il 7,2 per cento è disponibile a farlo mentre il 77,4 per cento non ha Francesco Bullo CREDITO & FINANZA Le quote dopo l'opv Entro il 31 marzo le assemblee diranno di sì FLASH Laverda (motociclette) àn liquidazione coatta La nuova moto Laverda di Breganze ha imboccato la strada della liquidazione coatta amministrativa. A nulla sono valsi i tentativi di rimettere in pista l'attività, con la nascita nel luglio 1988 della nuova società. Presto elenchi Caaf comune per comune Nei prossimi giorni verranno diffusi tramite la stampa, il Videotel e gli uffici finanziari, gli elenchi dei Caaf autorizzati e dei loro sportelli comune per comune. Sci: ok a piano di ristrutturazione Il piano di ristrutturazione finanziaria della Sci, messo a punto dalla Gemina, ha avuto l'ok definitivo con la sottoscrizione dell'accordo interbancario e con le compagnie di assicurazione, avvenuta ieri presso la Carige, che ha guidato il comitato degli istituti interessati. Olivetti ha ceduto la finanziaria Triumph E' stata perfezionata la cessione del 95,45% della società tedesca Triumph Adler Ag da parte del gruppo Olivetti. La società di Ivrea resta però proprietaria del 100% della Triumph Adler Systenmaschinen Vertriebs Gmbh, in cui sono concentrate le attività operative del gruppo Ta. Mediobanca dimezza partecipazione Fochi Mediobanca ha quasi dimezzato la partecipazione nella Filippo Fochi, azienda di impiantistica bolognese quotata in borsa, portandola dal 5 al 2,84%. Efim, l'alluminio resterà italiano I settori strategici dell'alluminio dell'Efim continueranno a battere bandiera italiana. Nessuna vendita sarà effettuata per il comparto degli estrusi, laminati ed alluminio primario. Sono queste le linee che seguirà il commissario liquidatore dell'Efim, Alberto Predieri.

Luoghi citati: Breganze, Ivrea, Roma