Cannonate islamiche contro i turisti

L'agguato nella zona di Assiut, roccaforte degli integralisti. Ferita una donna tedesca L'agguato nella zona di Assiut, roccaforte degli integralisti. Ferita una donna tedesca Cannonate islamiche contro i turisti Battello sul Nilo attaccato a colpi di artiglieria IL CAIRO. Continua la caccia al turista dei terroristi integralisti islamici in Egitto. Questa volta gli stranieri si sono trovati sotto il tiro di veri e propri pezzi d'artiglieria: un battello da crociera carico di persone è stato fatto oggetto di numerosi colpi sparati dalla riva del Nilo, mentre scendeva il fiume da Luxor verso II Cairo. Una tedesca, Edith Gorgas, di 54 anni, è rimasta ferita ed è stata trasportata in aereo ad Assiut, 320 chilometri a Sud del Cairo, dove è ricoverata in ospedale. Sembra smentito che la turista - secondo l'ultimo bollettino medico e la conferma dell'ambasciata tedesca al Cairo ricoverata in ospedale in condizioni «stabili» - sia stata colpita da proiettili, come sembrava in un primo tempo, ma è certo che alcune schegge di vetro le hanno procurato ferite al collo. L'ambasciata non ha saputo fornire ulteriori precisazioni sulla meccanica dell'agguato. Gli agenti di scorta a bordo hanno risposto al fuoco, ma non sono in grado di dire se hanno colpito gli aggressori, di cui non si conosce il numero (almeno tre) e che si sono dileguati. La donna faceva parte di una comitiva di 33 tedeschi a bordo del secondo di due battelli che scendevano il Nilo insieme. L'imbarcazione si chiama «Regency» ed appartiene alla «Travco», una delle più grandi compagnie turistiche egiziane. L'agguato è avvenuto nei pressi del villaggio di Sidfa, nella zona di Assiut, nota come una roccaforte dell'integralismo islamico. Sidfa viene considerata la base operativa di alcuni dei seguaci più estremisti di Gamaa al-islamya (assemblea islamica), il movimento integralista che si batte per trasformare l'Egitto da Stato laico in Stato islamico. Nonostante i quotidiani rastrellamenti, le decine di arresti di presunti integralisti islamici, molti dei quali sono stati uccisi dalla polizia, la zona continua ad essere teatro di attentati di marca integralista. L'attentato di ieri è stato ri¬ vendicato in serata dal gruppo clandestino Jamaa islamiya (guerra islamica). In un comunicato ad un'agenzia di stampa occidentale, la «Jamaa» afferma che l'operazione aveva lo scopo di «vendicare i martiri della moschea di Abramo», a Hebron, e ribadisce le sue minacce ai turisti, agli investitori e ai clienti delle banche che «praticano l'usura». La «Jamaa», prosegue il comunicato, «continuerà la vendetta finché gli ebrei e i loro agenti capiranno che l'Islam ha la spada della vittoria». L'ultimo attacco contro navi da crociera in Alto Egitto risale al 16 febbraio scorso. Non vi furono feriti e venne rivendicato anch'esso dalla Jamaa islamiya. Quello di ieri tuttavia è il secondo attentato in meno di dieci giorni contro turisti stranieri nell'Egitto meridionale. La settimana scorsa un gruppo di armati ha aggredito sempre nella stessa zona un treno della linea Cairo-Luxor nei pressi di Abu Tig, di fronte all'isola di Badari: in quella occasione rimasero feriti quindici passeggeri, otto dei quali stranieri. Nel giro di due anni il terrorismo islamico ha provocato più di trecento morti in Egitto, in prevalenza militanti integralisti, agenti e soldati. Tra i turisti si sono avuti tre morti e decine di feriti con danni enormi all'industria che garantisce i maggiori introiti in valuta estera al Paese. Circa un mese fa gli integralisti avevano avvertito turisti e uomini d'affari stranieri a lasciare l'Egitto se non volevano essere coinvolti nella lotta contro il governo. La «Jamaa» ha rivendicato con un fax ad un ufficio postale de) Cairo anche l'omicidio di giovedì di un poliziotto e due attentati ad altrettante banche, ree di pagare interessi violando così i precetti coranici. «Se turisti, investitori e clienti bancari non ne avessero avuto abbastanza, nei prossimi giorni potranno averne a sufficienza», recita il comunicato della Jamaa. [e. st.] I battello turistico «Regency» attaccato La bomba a New York ieri sul Nilo dagli integralisti islamici Teheran smentisce

Persone citate: Edith Gorgas