Oleandri e disfida delle toghe

Oleandri e disfida delle toghe Oleandri e disfida delle toghe ma di Magrone: «Gli hanno messo contro Ruggiero, cioè un uomo d'apparato che era già stato imposto con gli stessi metodi al Csm. Ditemi voi, è quello il nuovo?». Andiamo a verificare. Bistritto, a dieci chilometri di distanza e di oleandri già in fiore. La piazza principale trabocca di luci, musiche e nocciole: è la festa di Maria SS. di Costantinopoli, la protettrice del paese. Un manifesto sulla porta del «Bari club V. Matarrese» annuncia «la consegna alla Madonna delle chiavi della città» e minaccia un concerto serale di Pino D'Angiò. Sono le sei di sera e il giudice Ruggiero sta perfinire il pranzo: una fettina di torta di ricotta ed eccolo qua, con la pancia che tracima sotto la cintura come una cunetta. «Io mi sento un nuovo», rivela, e forse ha ragione lui, perché comportarsi da vecchio e sano democristiano oggi è una novità. E' allievo di Aldo Moro. E si sente: «Magrone non è un avversario. Lo definerei un concorrente. Anzi, un co-concorrente nella ricerca di soluzioni che arrechino benefici alla collettività. Forse un magistrato che si candida dovrebbe dimettersi. Ma sia chiaro, non formulo giudizi, rinvio a delle preoccupazioni. Io sono per le convergenze parallele». Ma almeno lei ha capito cosa sono? «Erano il bisogno ossessivo di Moro di recepire in sé la realtà della gente pur nel rispetto di una qualche affluenza delle ragioni della realtà politica». E' tardi, professore, arrivederci. A Grumo, Magrone si è ascoltato l'inesorabile dibattito con domande stringenti all'italiana: «Cosa ne pensa del futuro della Cina?». Adesso tocca di nuovo a lui: «Guardate io cosa diventerà la Cina non lo so. Prima del giudice ho fatto il capostazione e con me i treni, modestamente, partivano quasi sempre in orario. Ma mi chiedo: perché da noi i binari anziché diritti procedono a zig zag, senza una ragione? Perché una ragione c'era: dovevano omaggiare le terre di don Vito, don Antonio, don Nicola...». Un applauso solitario in terza fila. Il contadino triste sta battendo le mani, gli occhi persi dietro un'immagine che non conosceremo mai. Quotidiano fondalo nel 1N67 DIRETTORE RESPONSABILE Ezio Mauro VICEDIRETTORI Lorenzo Mondo, Luigi La Spina Gad Lcrncr REDATTORI CAPO CENTRALI Vittorio Sabadin, Roberto liei lato EDITRICE 1.A STAMPA SPA PRESIDENTE Giovanni Agnelli VICEPRESIDENTI Vittorio Caissotti di Chiusano Umberto Cultiea AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Paolo Paloschi AMMINISTRATORI Knrieo Autcri Luca Corderò di Montc/.emolo Giovanni Giovannini Francesco Paolo Mattioli Alberto Nieolel lo STABILIMENTO TIPOGRAFICO La Stampa, via Mareneo 32, Torino STAMPA IN FACSIMILE Idi Stampa, v. G. Unum M, Turimi STT srl, v. C. l'esenti 130, Roma SIS spa, Quinta Strada .15, Catania Nuova SAME spa,v. della Giustizia 11, Milano L'Unione Sarda spa, v.lc Elma*. Cagliari CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ' Publikompass Spa V. Carducci 29, Milano, tel. (02) 86470.1 C. M. d'Azeglio 60, Torino, tel. (011) 65.211 (altre filiali inizio annunci economici) Massimo Gramell LA STAMPA © 1994 Editrice La Stampa SpA Kcg. Trio, di Turino n. 613/1926 ( Vilificato n. 2176 del 15/12/1993 La tiratura di Venerdì -1 Marzo 1994 è stata di 53-1.561 copie ini