«Mancino sapeva ma ha taciuto»

«Mancino sapeva ma ha taciuto» «Mancino sapeva ma ha taciuto» non abbiamo taciuto le sue responsabilità». Replica Mancino: «Ho taciuto perché nessuno della Procura mi aveva informato che erano in corso accertamenti a carico dei funzionari del Sisde. E se anche fossi stato informato, non avevo né il diritto né il dovere di violare il segreto istruttorio. Chi avrebbe risparmiato il ministro dell'Interno dall'accusa di violazione di un segreto e di favoreggiamento se, dopo averne riferito in comitato, alcuni inquisiti avessero preferito la latitanza, come peraltro è avvenuto?». Igio. bia.] sa direttamente il ministro dell'Interno Mancino. Tutto questo è stato riportato dai giornali di mercoledì, e ieri, mentre a Palazzo San Macuto il senatore Pecchioli presentava la relazione del comitato di controllo che accusa Mancino, la Procura ha chiamato direttamente in causa Scalfaro per i 100 milioni al mese e per l'accordo sulla falsa versione da dare ai giudici. Sui verbali d'interrogatorio dell'ex 007, però, c'era scritto il contrario, e domenica la moglie di Malpica diceva che suo marito non aveva niente da rettificare o da smentire. Il lunedì l'avvocato Lemme ha rimesso il suo mandato difensivo, un segnale esplicito che Malpica non intendeva recedere dalle sue accuse, e che quindi insisteva nella sua versione: lui personalmente consegnò dei soldi a Scalfaro quando era mi¬ nistro, e l'anno scorso ebbe almeno un incontro al Quirinale nel quale capì che anche il Presidente sapeva che in passato c'era stato un accordo per mettere a tacere lo scandalo. «Non poteva non essere così», ha detto Malpica ai magistrati, dopo aver chiamato in cau¬