Un uomo di ghiaccio di Marina Verna

Domani si parla della misteriosa mummia tirolese Domani si parla della misteriosa mummia tirolese Un uomo di ghiaccio Un antropologo, Francesco Fedele, ai GiovedìScienza del Colosseo L'affascinante vicenda del «Similaun» forse vissuto nel5300 a. C. Ha una quarantina d'anni e 160 centimetri di altezza, i capelli ricci e un cervello più grande di quello di Anatole France (che per altro era noto averlo, stranamente, piccolissimo). Doveva essere un boscaiolo agiato, perché la sua ascia ha la lama di rame puro, il che, ai suoi tempi, non era così frequente. E' morto sulle Alpi del Tiralo, a 3213 metri di quota, e siccome vicino alla sua tomba c'è il rifugio di Similaun, quando l'hanno trovato, il 19 settembre '91, hanno evitato ogni discussione sul nome e l'hanno battezzato semplicemente L'uomo di Similaun. Con questo nome è diventato famoso in tutto il mondo e domani a GiovedìScienza (Teatro Colosseo, ore 17,45, ingresso libero) l'antropologo Francesco Fedele racconterà gli ultimi due anni di questa «mummia», finita all'Università di Innsbruck e avidamente studiata dai ricercatori di mezzo mondo. La conferenza è stata scelta per un esperimento a favore dei sordi curato dall'Assessorato all'Assistenza e Sanità della Provincia di Torino, in collaborazione con l'Ussl 5: per la prima volta, ci sarà una traduzione simultanea nel Linguaggio Italiano dei Segni, con l'immagine dell'interprete proiettata sul grande schermo, in modo che tutti in sala possano vedere i suoi gesti. L'uomo di Similaun è un reperto scientifico straordinario perché nessun corpo tanto anti¬ MANGIAR Nei dintorni di Torino co era mai tornato alla luce, a parte le mummie dell'antico Egitto. La sua pelle era coperta di tatuaggi, che consentono di risalire ad aspetti smarriti della cultura del suo tempo. Non sono inediti invece altri reperti, come i brandelli di vestiti, l'arco e le frecce, la scure di rame e il bel coltello di selce. In una saccoccia, portava però dei funghi secchi ancora adesso misteriosi: servivano per accendere il fuoco? O erano sostanze allucinogene? Se questi oggetti, presi singolarmente, sono meno significativi, diventano eccezionali per il fatto di essere stati trovati tutti insieme - il che permette di ricostruire viaggi, contatti, scambi finora mai ipotizzati. E comun- «Tenderpoison» è l'ultimo nato in casa Dior: è vivace e solare Nel carosello delle note olfattive, odori frizzanti e fruttati que nascondono un segreto: sono più recenti di quanto non sembri essere la mummia. L'età del rame fiorisce infatti intorno al 3000 a.C, ma il corpo trovato sulle Alpi sembra risalire al 5300. Una differenza di epoche che copre ben duemila anni. Un mistero è anche chi fosse quest'uomo: un montanaro, morto assiderato mentre cercava minerali? O uno sciamano? O magari la vittima di un sacrificio tribale? Su questo punto non ci saranno mai risposte. Più chiara, con il tempo, potrebbe diventare invece la storia antica delle Alpi, con le popolazioni preistoriche insediate nelle loro prime casupole di pietra e legno. Marina Verna

Persone citate: Anatole France, Francesco Fedele

Luoghi citati: Egitto, Torino