Ore 19,30 in negozio entra la paura

Senza esito le indagini sul brutale delitto del panettiere, mentre crescono i timori di commercianti e cittadini Senza esito le indagini sul brutale delitto del panettiere, mentre crescono i timori di commercianti e cittadini Ore 19,30 in negozio entra la paura Febbraio record: quasi tre rapine al giorno La paura arriva all'ora di chiusura. Se è sabato sera è ancora più grande, perché più elevata è la probabilità di un assalto. Supermercati, cartolerie, farmacie: nessun negozio è più a rischio degli altri. Anche se il locale è piccolo, anche se l'incasso è misero: quell'ombra dietro la vetrina può sempre essere un rapinatore. Che qualche volta ammazza per quattro lire. E' un pugno nello stomaco l'immagine di Innocenzo Celiberti massacrato sabato sera alle Vallette, trovato nella sua panetteria di via delle Verbene 15 a faccia in giù, straziato da venti coltellate per un incasso che non superava le duecentomila lire. Un'immagine che aggiunge preoccupazione a tutti i commercianti della città: l'Ascom ha chiesto di abbassare le saracinesche in segno di lutto, domani alle 10, quando cominceranno i funerali. Il capo della sezione antirapine delia questura Roberto Di Guida parla di un febbraio di fuoco: 80 «microrapine» contro le 60 di gennaio. Nelle statistiche delle «micro» non entrano gli assalti a banche, uffici postali, portavalori: si tratta delle aggressioni a passanti o a piccoli negozi. «Ma - dice - ogni anno ci sono mesi particolarmente difficili e periodi più tranquilli. Siamo in media con gli altri anni». I quartieri meno bersagliati sono Borgo Po e Barriera Nizza. Gli altri si distinguono per il tipo di vittime: in Borgo San Paolo, San Donato e San Secondo sono più numerose le rapine per strada; Barriera di Milano, Madonna di Campagna, Mirafiori e Dora Vanchiglia sono più a rischio per i negozi. Le forze dell'ordine rispondono arrestando ogni mese una trentina di rapinatori. Ma in questi giorni, sull'onda dell'inaudita violenza con cui è stato ucciso il panettiere, la paura e la rabbia tra i commercianti sono forti come è accaduto di rado. Soprattutto alle Vallette, nella zona in cui viveva. Più di un negoziante si esaspera se gli si domanda un'opinione. Michele Ferrecchia, per esempio, che ha una ferramenta a due passi dalla panetteria, grida che da anni è costretto a dormire nel negozio, per difendersi dai ladri. Vogliono più illuminazione, più polizia, pene più severe per chi finisce in manette. Chiedono che gli assassini finiscano in galera. Le forze dell'ordine ci provano, indagano mettendoci un poco di rabbia in più anche loro. Qui, in questi giorni, c'è un investigatore in borghese a ogni angolo. Dopo aver svuotato tutti i cassonetti dell'immondizia cercando indizi, gli uomini del nucleo operativo dei carabinieri hanno passato ieri «al microscopio» il portafoglio di Innocenzo Celiberti, che gli assassini gli hanno sfilato dalle tasche dopo averlo massacrato: l'hanno trovato al capolinea del 3, davanti al centro commerciale di via delle Primule. Seguono la strada della rapina finita nel sangue, ma fiutano anche altre piste. Scavano nel passato del panettiere in cerca di un movente, frugano nei bilanci del negozio su cui pesavano alcuni debiti. Pensano agli strozzini, al racket. E alla vendetta, perche la vittima aveva fatto arrestare il bandito che aveva assaltato la vicina farmacia. La gente continua a portare fiori al negozio di via delle Verbene, dove è stato assassinato il panettiere Innocenzo Celiberti (foto in alto) Si aspettano nuovi elementi dall'esito dell'autopsia del professor Carlo Torre, che dirà se ad uccidere siano stati due assassini o un uomo solo, e se il panettiere ha tentato una reazione o ha cercato di fuggire. Sarà sepolto a Rivoli. La sua compagna Tina Cesareo pensa e ripensa al fatto che probabilmente il suo uomo conosceva chi lo ha ammazzato, e che forse anche lei ha incontrato gli assassini. «Li prenderanno», dice Tina. «Io me lo sento qui dentro: quelli finiranno a marcire in galera». Giovanna Favro Le altre piste Una vendetta strozzini 0 racket ^^^^^^^^^^^^^ FALCHERÀ I PUNTI NERI DELLA CRIMINALITÀ1 A TORINO VALLETTE 1 < 1 MIRAFIORI SPACCIO DROGA r, .,, CONTRABBANDO RAPINE PROSTITUZIONE E RICETTAZIONE FURTI

Persone citate: Carlo Torre, Giovanna Favro, Innocenzo Celiberti, Michele Ferrecchia, Roberto Di Guida, Tina Cesareo

Luoghi citati: Milano, Mirafiori, Nizza, Rivoli, Torino