Chi legge gialli non fa la guerra

Chi legge gialli non fa la guerra Chi legge gialli non fa la guerra l'eleganza, l'esercizio pacato dell'intelligenza. Le icone sono Arthur Conan Doyle, Agatha Christie, Edgar Wallace, Gilbert Keith Chesterton, Alfred Hitchcock, Hadley Chase (che non si è mai deciso a seguire un personaggio fisso: «Se si sa per certo che il protagonista sopravvive dove va a finire la suspense?»). Gli americani prediligono l'azione, la violenza, le giungle d'asfalto. Certo ci sono gli indagatori raffinati ed estetizzanti, alla maniera di Philo Vance (di Van Dine), Ellery Queen, 0 Nero Wolfe, ma il giallo a stelle e strisce è soprattutto figlio della Hard Boiled School, dei personaggi solitari e disincantati creati da Chandler, Hammett, Riley Burnett; si passa l'anticomunista e mi¬ sogino Mickey Spillane, per la serie corale dell'87° distretto, fino ad arrivare all'ultima tendenza sanguinolenta dei serial killer alla Thomas Harris (non c'è nel dizionario), 0 dei legai thriller figli delle arringhe tribunalizie di Perry Mason. I francesi privilegiano la «fantasia maliziosa», «l'atmosfera» più che l'indagine scientifica. Cominciano subito a cimentarsi col brivido del crimine, affinando le penne sul feuilleton ottocentesco dei Rocambole e dei Fantomas. Poi arrivano 0 prolifico Simenon che porta nell'universo del delitto il ruvido Maigret; Simonin che civetta con Grisbi (che al cinema avrà il volto duro di Gabin); Le Breton (anche galeotto) che fotografa il mondo della malavita, supporto a decine di film; San-Antonio, che si avvita sui suoi giochi di parole mentre rovina le trame dei delinquenti. Infiniti gli stili di indagine, i modi di vita. Abbondano i misogini e i solitari, ci sono i pelatissimi (Kojak), i cocainomani (Sherlock Holmes), i religiosi (Padre Brown), i giudici cinesi (Giudice Dee), i pellirosse (di Tony Hillerman), i cadaveri resuscitati elettronicamente (Robocop), i nemici dell'incubo (Dylan Dog), gli ergastolani innocenti (Don Isidro Parodi), i pionieri dell'eutanasia (Duca Lamberti), i prestigiatori (il geniale Mago Merlini, diventato film con la regia di Tod Browning). La Germania, patria di filosofi e logici, ha poco peso nel dizionario di Bruno Veri tavoli m LA PROSSIMA VOLTA CURA ANCHE LA MENTE: VAI IN LIBRERIA. COMPERA UN LIBRO.

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