Wyatt Earp il sanguinario

Wyatt Earp, il sanguinario Wyatt Earp, il sanguinario Il micidiale duello tra Wyatt Earp, Doc HoUyday e i fratelli Clanton è stato immortalato nel cinema da John Sturges ne La sfida all'Ok Corrai interpretata da Kirk Douglas e da Burt Lancaster. Ma di buon livello è stato pure il film di Stacy Keach firmato da Frank Perry. Ora però sta arrivando in Italia l'ultima versione della saga più famosa del West: Tombstone, che a Natale, negli Stati Uniti, ha subito fatto incassi record. Tra i protagonisti: Kurt Russell e Val Kilmer. Regia di George Kosmatos. Ma non è tutto. Per aprile è attesa l'ultima perla della collezione, la più preziosa: il Wyatt Earp diretto e interpretato da Kevin Costner. [p. s.] piedi in avanti". Erano razziatori, banditi dediti ad ogni delitto. E, ora, la sfida era stata lanciata». La musica si ferma e tutti gli sguardi sono sullo sceriffo. «Sono in cinque e lui è da solo. Spalleggiato soltanto dai due fratelli, Virgil e Morgan. Controllano le armi. Tutti restano col fiato sospeso: è una lotta impari, non hanno alcuna possibilità di farcela. Ma escono lo stesso, percorrono nel vento la Main Street fino all'altezza della Quarta. Non c'è nessuno in gi- ro. Al fondo della strada vedono i cavalli: sono legati alla staccionata dell'Ok Corrai, un recinto di terra su cui si affacciano la bottega da dentista di Doc Holliday, quella del maniscalco, un magazzino di sementi e la camera da letto di Big Nose Ketty che si nasconde terrorizzata dietro ad una tendina della finestra». E' stata lei ad avvertire Earp? «Non si sa. Può darsi comunque che sia stata lei a convincere Doc a scendere in campo. HoUyday si fa infatti trovare al punto giusto nel momento giusto. E' fradicio, come al solito, ma la mira non ne risente. La sparatoria è micidiale. I duellanti si fronteggiano a non più di tre metri di distanza, impossibile sbagliare il bersaglio. Tutto si riduce quindi ad una questione di velocità. Trenta secondi di finimondo, non un attimo di più. E a scalciare per terra stecchiti rimangono i due MacLaury. I tre Earp vengono feriti leggermente. Mentre uno dei Clanton morirà poco dopo. Non prima però di aver supplicato, con le ultime parole che gli rimanevano in gola, che gli togliessero gli stivali dai piedi: aveva promesso alla madre che non sarebbe mai stato sepolto a Foothill come gli altri»... Ma che fine ha fatto Wyatt? «La meno imprevedibile per un pistolero forsennato qual era. E' morto di vecchiaia, a 80 anni, nel suo letto. A Los Angeles dove si era trasferito facendosi i soldi come agente immobiliare». Ritorniamo al «Bird Cage». Quello era il posto di Russian Bill... «La sua è una storia incredibDe. Alto, dinoccolato, dall'aspetto fine, compare un giorno con un gran pistolone al fianco e subito si mette a frequentare la peggior feccia di Tombstone, soprattutto il famigerato Curly Bill. Fa di tutto per farsi accettare nella banda: cura i feriti, offre cene, giri di carte e puttane. Ma alla fine Curly, stanco di vederselo sempre attorno, lo svergogna davanti ai duri del Cage: "Povero pagliaccio, non sarai mai come noi"». E allora? «Russian scappa in New Mexico e si unisce alla banda di Zeke Murillo. Ma anche qui viene subito cacciato. Allora decide di mettersi in proprio. Ruba un cavallo, lo sceriffo lo acchiappa e finisce impiccato nella sala da pranzo dell'albergo di Shakespeare al fianco di un feroce assasino: Sandy King. Però muore col sorriso sulle labbra». Perché? «Aveva coronato il suo sogno: essere ufficialmente accettato da tutti come fuorilegge. Il suo vero nome venne scoperto soltanto in seguito. Si chiamava William Tattenbaum ed era 0 rampollo svitato di una delle maggiori famiglie dell'aristocrazia russa emigrata a Boston». E Caruso, la Barrymore? «Che gente, quella! In nome dell'arte e dell'avventura, saltava su una diligenza, attraversava mezzo Paese, affrontava gli Apache di Geronimo e veniva a cantare 'O sole mio o a declamare Ofelia per le rozze orecchie di due dozzine di vaccari svelti di lingua e di mano». E' il sogno di FitzcarraldG... «Si guardi intorno: il selvaggio West è immenso ma pressoché disabitato ancora oggi. E rifletta su questo posto: il Bird Cage, il Big Nose Ketty Saloon, l'Ok Corrai... Tutte topaie misere e destinate a poche persone, una trentina al massimo. Però folle immense per chi vive in un deserto. E sono proprio questi numeri minimi ad aver fatto una storia grande come quella americana». E ad aver trasformato un buco come Tombstone in una leggenda che non morirà. «Qualcuno entra di corsa e urla: "Sono in città". Non c'è bisogno di pronunciare i loro nomi, tutti li conoscono: i Clanton e i MacLaury. Wyatt li aveva avvertiti: "Se rimettete piede in città ne uscirete con i dozzina di tavoli, un bar e un palcoscenico su cui, quando non si sparava, starnazzavano festosamente le sciantose in guèpière. Wyatt controllava il traffico». Ma una sera...

Luoghi citati: Boston, Foothill, Italia, Los Angeles, New Mexico, Stati Uniti