La casalinga diventa top model

La casalinga diventa top model La casalinga diventa top model Anche Armani rivaluta la «voglia di focolare» MILANO DAL NOSTRO INVIATO turali sul tema. Perché poi i capi si devono vendere. In tutto il mondo. Sono gentili i suoi scamiciati, sovrapposti, ora lunghi, ora corti. Non c'è aria di bamboleggiamenti nei modelli in crèpe di lana, azzurro polvere o marrone. Tutto è lieve. Come sempre. La giacca retrocede per lasciar spazio all'abito? Non proprio, ma si ammorbidisce. Il vestito, particolare, è comunque protagonista. A tunica, a trapezio, a balze increspate, tagliato impero, si porta con micro-gilet, sciarpe plissettate, piccolissimi golf, foulard legati al collo alla maniera contadina. Sotto i cappotti alla caviglia, si intravedono le tuniche e poi ancora i pantaloni. Strati. Molti. Per creare un armonico movimento con l'aiuto di ciniglie, lane corpose, ma anche chiffon e organze. I compratorti esultano. Mai viste tante collezioni così commerciabili. Da Alberta Ferretti gli americani sgomitano per complimentarsi di tanta concretezza. E' azzeccata la dezze d'intento e di fatto, pure Mariolina Sattanino, Mara Venier e la nuova indossatrice di «Tunnel», Crysta, alias Stefano Masciarelli. Piacciono le lunghe sottovesti scamosciate, lavorate a pizzo. Convincono le giacche «comodose», in velluto a larghe coste. Ma le donne non recuperano femminilità soltanto rimettendosi a lavare i piatti. Ci mancherebbe. Eccole in versione materna da Blumarine. Qui, una romantica Carla Bruni con cuffietta da nurse, spinge la carrozzina. Dentro c'è Shalom. Baby-girl, fino alle sei di sera ammonisce Anna Molinari, stilista per Blumarine - con un mare di bei tween set a fiori, gonnelle pastellate e cappottini infantili. Di notte, però, tutte maliarde. Corsetti, corte gonne gonfie, vagamente Belle Epoque, rimandano immagini super-sexy. E' un attimo. Una divagazione. Poi si ritorna all'innocenza. Alla dolcezza di spirito. Valori in cui Armani crede fermamente, senza le sdolcinature carica¬ Voglia di focolare. Di rifugi caldi e rassicuranti, di valori solidi. Leggi dolcezza e femminilità. Lo dice Armani con il suo: «Viva il vestito», declinato in mille versioni per l'Emporio. Lo suggeriscono molti altri - in opposizione all'immagine della maschietta- per rilanciare, con ironia, la figura della casalinga, fiera dei suoi ruoli domestici. Tanto è lei a prendere le decisioni importanti. Quindi può anche permettersi di rassettare. E in pedana da Nazareno Gabrielli, si materializza il grembiule, da giorno e da sera. In daino, piccolo piccolo, oppure con la pettorina. Il gioco funziona. L'immagine domestica conforta il maschio, lo seduce. Così come Martina Colombari, top per il marchio di Tolentino, ha ammaliato il sultano di Abu Dhabi - 24 anni, ferrarista per hobby - che per la fidanzata di Tomba (geloso?) ha perso la testa. E la tempesta di fiori. In sala applaudono le morbi¬ %y/////tf^//////////m^ %^ SERENO Muvaos i VARIABILE PIOGGIA TEMPORALI Uno dei modelli di Emporio Armani presentato alle sfilate di «Milano Moda» per le collezioni autunno inverno sua maglieria pesante, costruita con stratagemmi per non ingoffare chi la indossa. I paltò avvitati slanciano la figura esibendo sulla schiena il motivo dei panciotti. Chi invece cerca un'alternativa più azzardata, la trova nel futuro lunare idealizzato da Alma. Con un tot di pennellate lingotto e Silver. I bagliori metallici invadono tute da jogging, bluse scivolate, A \_*. AA \W MARJ VENTI

Luoghi citati: Abu Dhabi, Milano, Tolentino