Dirigente Usl protesta «Pagato per far nulla»

Dirigente Usi protesta «Pagato per far nulla» Dirigente Usi protesta «Pagato per far nulla» CHIETT. «Da diversi anni sfoglio quotidianamente giornali per trascorrere in modo meno stucchevole la forzata inattività presso un ufficio amministrativo del servizio farmaceutico» della Usi di Chieti. Ha dovuto denunciare con questa singolare ammissione la sua condizione di lavoratore «non occupato» un vicedirettore amministrativo della stessa Usi, Raffaele Ferri, per ottenere dall'amministratore straordinario dell'Unità sanitaria chietina, Paolo Menduni, qualcosa da fare, dopo che per alcuni anni, suo malgrado, non ha «potuto» lavorare. Nella lettera, Ferri ha lamentato il suo mancato impiego in un ufficio realmente operativo. Dal 1982 fino a ieri mattina ricopriva l'incarico di vicedirettore del servizio amministrativo farmaceutico dove, stando alle sue affermazioni, non c'era alcun carico di lavoro, tanto meno per la sua qualifica. Per questo Ferri aveva chiesto da tempo di essere assegnato dall'amministrazione ad un altro incarico, uno dei tanti vacanti. L'ha ottenuto nella serata di ieri con una «urgente» lettera di servizio dell'amministratore straordinario che, forse per il clamore suscitato dalla vicenda, gli ha dato... un lavoro. Nello scorso settembre, la Usi deliberò l'istituzione del servizio di segretariato sociale affidandone la direzione al dottor Ferri. Ma agli atti amministrativi non è ancora seguita la individuazione dei locali per gli uffici del segretariato e il dottor Ferri è rimasto «senza» lavoro. Successivamente, Ferri ha chiesto di ottenere la responsabilità del servizio diagnosi e cura, la cui direzione era vacante. L'ha ottenuta ieri. «Vengo in ufficio - aveva detto ieri mattina - sei giorni alla settimana. Vi trascorro sei ore al giorno. Non faccio niente. Se non fosse per i miei interessi nel volontariato, per quei progetti e rendiconti che riguardano la mia attività all'esterno della Usi, dopo aver letto i giornali davvero non saprei cosa fare. E mi danno due milioni e 300 mila lire al mese». L'amministratore straodinario aveva reso noto di aver avviato un'indagine amministrativa sulla vicenda per accertare se sia vero o meno che a Ferri non sia stato mai dato del lavoro. Menduni, però, aveva anche in parte giustificato l'operato dei superiori del funzio¬ nario, sostenendo la difficoltà di trovare un incarico per il dottor Ferri che, in passato, si è spesso assentato dall'ufficio per malattia. Ferri, infatti, ha subito nel 1988 una difficile operazione chirurgica alla laringe a causa della quale parla con molta difficoltà. Proprio per tutelare la salute del funzionario, secondo l'amministratore, il dirigente del servizio farmaceutico sarebbe stato costretto in passato ad affidargli un incarico di secondo piano, a metterlo, cioè, un po' «in disparte». Questa situazione, però, è stata contestata da Ferri che nella lettera aveva sostenuto che l'arnministratore «avrebbe dovuto accertarsi del lavoro effettivamente svolto dagli impiegati» mentre il sindacato Fapas ha denunciato l'esistenza di altri casi analoghi e non risolti a Chieti. [g. g.) Assolto Campanella

Persone citate: Menduni, Paolo Menduni

Luoghi citati: Chieti