La Cgil sì ma senza oneri per l'Erario
La Cgil: sì, ma senza oneri per l'Erario La Cgil: sì, ma senza oneri per l'Erario perché inatteso (nei mesi scorsi, lo stesso ministro della Pubblica Istruzione Rosa Russo Jervolino, presidente del partito popolare, si era mostrata molto cauta di fronte alle sollecitazioni del mondo cattolico), che giunge alla vigilia di una complessa tornata elettorale. «C'è da sperare che il dibattito elettorale non si impossessi del problema della parità tra scuola pubblica e privata operando il consueto stravolgimento dei principi e della loro attuazione pratica», dice preoccupata Daniela Colturani, segretaria del Sinascel-Cis!. Dissenso netto viene dagli studenti «A sinistra», che valu¬ espressamente di parlamentari che hanno usufruito di assunzioni, compresi alcuni gravitanti nell'area del vecchio pei». «E allora mi domando - ha detto -, c'è stata discrezionalità del p.m. che ha voluto avvantaggiare altri oppure c'è stata una forma di accanimento nei confronti di qualcuno?». Come dire: tutti hanno fatto raccomandazioni, perché se la prendono soltanto con me? La domiciliari. la difesa: «Co sibile l'auspicio del Presidente della Repubblica di arrivare ad una legge sulla scuola paritaria che disegni un nuovo equilibrio fra una scuola pubblica di Stato e una scuola privata che eroghi nei fatti un servizio pubblico entro vincoli e regole posti dallo Stato stesso»), invita a «non confondere questa esigenza, da coniugarsi col vincolo costituzionale molto preciso, con una semplicistica filosofia liberista».- «La formazione dei giovani - sostiene Lia Ghisani, segretario generale - è un primario dovere dello Stato che in quanto garante del diritto allo studio, deve offrire un servizio universalistico non vincolato da logiche di mercato». [Ansa] tano le parole del Presidente come «una riproposizione del sistema di ristrutturazione francese secondo il modello Balladur»; dal professor Mario Alighiero Manacorda, presidente di Carta '89, che si dice «sdegnato e stupito» per il discorso di Scalfaro («Ha parlato non come Capo dello Stato, ma come un costituente democristiano del 1946-1947») e dal Coordinamento genitori democratici. Più possibilista si mostra la senatrice pidiessina Aureliana Alberici: «Tra scuola privata e scuola pubblica dovrebbe nascere una maggiore sinergia, in modo da concorrere assieme al bene comune»; mentre per il pedagogista Aldo Visalberghi «la parificazione tra scuola pubblica e privata esiste già; il problema ò che ora le scuole cattoliche vogliono i soldi». Nettamente favorevoli alla posizione del Capo dello Stato
Persone citate: Aldo Visalberghi, Aureliana Alberici, Balladur, Daniela Colturani, Lia Ghisani, Manacorda, Mario Alighiero, Rosa Russo Jervolino, Scalfaro
Luoghi citati: Cis
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