JAZZ CON DE PISCOPO

JAZZ CON DE PISCOPO JAZZ CON DE PISCOPO E al Piccolo Regio i tanghi di Saluzzi IL viaggio dell'Unione Musicale attraverso i territori del jazz approda, lunedì 28 febbraio (Conservatorio «G. Verdi», ore 21), allo stimolante quintetto che vede, a fianco a fianco, musicisti d'estrazione diversa uniti da un progetto di grande suggestione. E' un concerto che, partendo dall'avanguardia (la rielaborazione di Salvatore Sciarrino su «Deep Purple» di Peter de Rose), arriva al jazz (l'Ellington di «Sophisticated Lady», ancora rivisitato da Sciarrino) e dintorni. Il programma comprende «The Man I Love» di Gershwin, brani di Bolling («California suite» e «Pie nic suite») e la contaminazione mozartiana di Tullio De Piscopo che commenta il «Dies Irae» con il pulsare della batteria. Un concerto, insomma, di suggestioni estreme, e d'estrema suggestione: affidato al flautista Roberto Fabbriciani, al pianista Massimiliano Damerini, al chitarrista Massimo Scattolin, al contrabbassista Massimo Moriconi e al batterista Tullio De Piscopo. Secondo flauto, Arcadio Baracchi. I biglietti di platea costano 30 mila lire, gli ingressi 20 mila. • Martedì 1° marzo l'attenzione si sposta sul Piccolo Regio, dove il «Folk Club» ha trovato ospitalità per la bella ras¬ aUANDO si dicono le combinazioni! Dieci giorni dopo l'avvento di Francesco Guccini, passa in città Deborah Kooperman, e tiene un concerto al «Bells & Flowers» di via Belfiore 38 (domenica 27 febbraio, ore 22). Ne avevamo perso le tracce dai tempi di «Radici», quando, su disco e sul palco, la chitarra «fingerpicking» della Debbie vestiva di colori country le prime grandi canzoni del Mitico. Deborah era il braccio musicale del guccinismo nascente, forte d'un retroterra culturale fatto di frequentazioni newyorkesi al Greenwich Village. La stagione gucciniana di Deborah s'è conclusa, ma lei è ancora in giro con la sua chitarra, incide dischi e canta canzoni come «Dominguo Aguilar» o «The house on the hill» - un brano che rievoca la strage di Marzabotto. Canzoni che hanno dentro un po' di via Emilia, e un po' di West. • A proposito di folk: ecco una vecchia conoscenza, un virtuoso della chitarra sempre apprezzato dal pubblico. E' l'inglese John Renbourn, (nella foto) già fondatore dei Pentangle e straordinario interprete di blues. Renbourn venerdì 25 si esibirà, in duo con il croato Ljubo Majstorovic, a Pinerolo. segna «Folk al Regio»: in scena alle 21 la Dino Saluzzi Family. Dino Saluzzi, uruguagio, è considerato - dopo la morte di Piazzolla - uno dei massimi campioni del tango. Ma il suo bandoneon sa affrontare con virtuosismo e genialità tutti i diversi filoni dell'etno-jazz. Saluzzi si presenta al Piccolo Regio accompagnato da un secondo suonatore di bandoneon, un sassofonista, un bassista e un chitarrista. I biglietti si possono acquistare in prevendita alla cassa del teatro oppure al «Folk Club» in via Perrone 3 bis. [g. fer.] // batterista Tullio De Piscopo in scena al Conservatorio TORINO VIA P. MICCA 21/A - Tel. 542118 VIA LANZO 76/C - Tel. 2264665 L'OFFERTA NON E CUMULABILE, È VALIDA PER OGNI SINGOLO ACQUISTO PRESENTANDO UN SOLO TAGLIANDO,

Luoghi citati: California, Greenwich Village, Marzabotto, Pinerolo, Torino