Le vie «convenienti» in ogni quartiere
Non è necessariamente il centro cittadino a «vendere» di più Non è necessariamente il centro cittadino a «vendere» di più Alla ricerca della zona giusta Le vie «convenienti» in ogni quartiere Consulenze fiscali, questioni di licenze, contabilità: le agenzie di cessioni di attività commerciali prendono l'azienda e la «portano per mano» fino in fondo, appoggiando con la loro esperienza i nuovi proprietari, che all'inizio, necessariamente, hanno bisogno di buoni consigli. Sono tempi difficili per l'economia, e anche i negozi ne risentono. I momenti cosiddetti «di transizione» poi sono quelli in cui per fare affari bisogna affidarsi a chi se ne intende, per non avere, dopo la conclusione di una compravendita azzardata, brutte sorprese. Per la fortuna di chi è nel settore, anche nel campo delle attività commerciali ci sono aziende specializzate nelle cessioni: sono davvero un valido aiuto per chi desidera cambiare lavoro o affrontare un nuovo mestiere in proprio. «Non si tratta soltanto di una mediazione tra il venditore e il nuovo compratore - spiega Enzo Magnetti, della ditta Frana, iscritta alla Camera di Commercio dal 1947 -. Noi garantiamo serietà e sicurezza nel tempo: non abbandoniamo il cliente, restiamo a sua disposizione finché non ha imparato a camminare da solo». Il panorama, si diceva, è cambiato. Gli ipermercati fanno una concorrenza fortissima ai piccoli commercianti: alcuni negozi faticano a sopravvivere e gettano la spugna. «Per tutte queste ragioni - spiega Magnetti - l'offerta è molta, troppa, mentre, dall'altra parte, c'è il problema della richiesta che è poca, anche perché il denaro manca. Tenuto conto di questi due fatti, è molto facile capire quello che accade: si fa fatica a vendere, e chi vende lo fa a condizioni ben diverse da quelle di un anno fa. E i prezzi diventano bassi». Ci sono però, spiegano gli esperti, negozi «a rischio» riguardo alla concorrenza, e atti¬ vità invece meno toccate dalla grande concorrenza. Alimentari, latterie, piccole boutique e profumerie sono oggi tra i commerci più «difficili», mentre tabaccherie e rivendite di giornali sono tra i commerci più «semplici». Anche i bar in genere vanno bene, anche se ormai in città ce ne sono un po' troppi rispetto alla domanda. «Un segreto, per tutti i negozi - spiega Frana - è offrire quel qualcosa di più rispetto agli altri, un prodotto artigianale che la gente può trovare solo lì, ad esempio. Un qualcosa, insomma, che faccia la differenza e che spinga il cliente ad entrare». Chi «sa» fare qualcosa, il bravo pizzaiolo o il bravo cuoco ad esempio, cadrà sempre in piedi: la gente infatti sceglierà lui per la qualità del prodotto che propone. I generici, invece, quelli che affrontano la vendita per la prima volta è meglio che si buttino in attività che «marciano da sole», come tabacchi e giornali appunto. La posizione del negozio, infine, conta molto. «A Torino non c'è un centro "commerciale" dice Magnetti - ma soltanto vie commerciali. Ce n'è in ogni quartiere, nel cuore della città come in periferia. Anche per questo è importante affidarsi a un'agenzia al momento dell'acquisto: per non sbagliare scegliendo, magari per poche decine di metri, la zona sbagliata».
Persone citate: Enzo Magnetti, Magnetti
Luoghi citati: Torino
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