Robin ordina disarmate i coloni dei Territori

Dieci morti e 60 feriti in una chiesa cristiano-maronita. Il Papa: crimine contro Dio Dieci morti e 60 feriti in una chiesa cristiano-maronita. Il Papa: crimine contro Dio Bomba sotto Saltare, strage in Libano Robin ordina: disarmate i coloni dei Territori BEIRUT. Dopo la strage di palestinesi, venerdì in Cisgiordania, altra strage di fedeli in preghiera, ieri, in Libano. In una chiesa cristiano-maronita una bomba nascosta sotto l'altare ha falciato decine di fedeli. Dieci i morti, tra i quali una bimba di due anni, e 60 i feriti. L'esplosione è avvenuta nella chiesa della Madonna del Parto gremita da circa 500 uomini, donne e bambini. Una seconda bomba per fortuna non è esplosa. Papa Wojtyla ha condannato la duplice strage in Terra Santa. Giovanni Paolo II, all'Angelus, appariva turbato: «E' appena giunta la notizia di un gravissimo attentato». Ha poi aggiunto: «Faccio mio il vivissimo dolore della comunità maronita e del Libano. Sono profondamente colpito da questo crimine. Esso è contro Dio». A due giorni dalla strage di Hebron, Yitzhak Rabin ha deciso che d'ora in poi non ci sarà più clemenza per gli ultras dei coloni, che rischiano così di trovarsi disarmati, confinati o anche detenuti. A. Baquis, G. Beccaria e M. Tosatti ALLE PAG. 2 e 3 La chiesa devastata dall'esplosione. Una seconda bomba è stata disinnescata

Persone citate: Baquis, Beccaria, Giovanni Paolo Ii, Libano Robin, Papa Wojtyla, Tosatti, Yitzhak Rabin

Luoghi citati: Beirut, Cisgiordania, Libano