Cherchi fogli poetici di Angelo Mistrangelo

Esposti venticinque inchiostri nella Saletta Rossa Esposti venticinque inchiostri nella Saletta Rossa Cherchi, fogli poetici / lavori dell'artista caratterizzati da segni carichi di tensione Altre rassegne con opere di Scalea e dell'ottocentista Reycend Alla «Saletta Rossa» la mostra di Sandro Cherchi mette in risalto l'impegno della galleria nel settore della grafica (corso Valdocco 4, sino al 20 marzo). Dopo la retrospettiva di Nicola Galante, questo incontro con gli inchiostri del Cherchi, presentati da Angelo Dragone, costituisce un momento di sicuro interesse intorno a uno degli aspetti di un artista che, insieme con Sassu, Treccani, Cassinari, ha fondato il movimento «Corrente». Titolare della Cattedra di Scultura all'Accademia Albertina dal 1963 al 1980, ha partecipato alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di San Paolo del Brasile, mentre del 1992 è la mostra «La Donazione Sandro Cherchi, Sculture, dipinti, disegni, incisioni 19331990», al Museo Villa Croce di Genova. Nei venticinque «fogli» proposti ora a Torino si avverte la vibrante tensione del segno che circoscrive le figure, la vitalità di una esperienza che lega indissolubilmente la sua opera all'uomo contemporaneo, alle angosce esi¬ L'artista Sandro stenziali, alla ricerca dell'essenziale e della poesia: «Certo sottolinea Cherchi - la poesia ha avuto un'importanza grandissima nella mia vita. Ero amico di Sbarbaro e di Caproni. A Rapallo ho conosciuto Pound ed Hemingway». E in questa angolazione, si «scoprono» le immagini della «Danzatrice rossa» e del «Violoncellista», di «Figura» e di «Monumento», in una sequenza di linee intense, di colori che variano dai rossi accesi ai profondissimi neri, di spaziali impaginazioni del soggetto. In ogni caso è la luce che suggerisce una forma, un dinamico movimento, una scarnificata apparenza umana: «E' difficile staccarmi dalla figura - ha più volte ribadito lo scultore - anche se la mia è una figura senza limiti, moderna». Alla «Sala Incontri» del Circolo degli Artisti (via Bogino 9, sino al 5 marzo) Enzo Scalea propone dieci anni di pittura. Si tratta di una scelta di dipinti e acquarelli che documentano una stagione densa di richiami naturalistici che hanno fatto dire ad Albino Galvano di trovarsi di fronte a una «paesistica attenta ma non calligrafica». Vi è in Scalea anche un'adesione alle strutture architettoniche, alla luminosità delle coste siciliane, alle Langhe e alle atmosfere di una Torino magica, non disgiunta da certi misteriosi interni con oggetti e calibrate nature morte. Fra le altre mostre, si ricorda quella di Enrico Reycend (Torino 18551928) allestita nelle sale della Galleria «Berman» (via Arcivescovado 9) e la rassegna «Just a story from America» alla Galleria «In Arco» (con sede in piazza Vittorio Veneto 1-3 e aperta sino al 16 aprile). Angelo Mistrangelo L'artista Sandro Cherchi al lavoro nel suo studio

Luoghi citati: Brasile, Genova, Rapallo, Roma, San Paolo, Torino, Venezia