La grande occasione di Ravanelli

Squalificato Moeller, esordisce in trasferta come attaccante puro vicino a Baggio LA JUVE A BERGAMO Squalificato Moeller, esordisce in trasferta come attaccante puro vicino a Baggio La grande occasione di Ravanelli «Voglio convincere Bettega, merito la riconferma» TORINO. La Juve è tutta un quiz. Ieri gli enigmi del Trap che si diverte a depistare chi vuole avere lumi sul suo futuro, oggi i dubbi legati ad una Juve con l'attacco dimezzato. Non nega più nulla l'Amleto bianconero, ma neppure ammette. Continua a mandare messaggi da decrittare, tra breve saremo agli indovinelli, agli anagrammi. Una cosa lo manda su tutte le furie: che prima di sapere dove si accaserà, si parli già di denaro. «Così io avrei chiesto tre miliardi netti per due anni? Ma a chi? Via, siamo seri, con la disoccupazione che c'è in giro». Non si muoverà da Torino per un pacchetto di wafer, ma è chiaro che parlare di certe cifre possa infastidirlo. Trapattoni l'ingaggio se lo suda ogni giorno sul campo, non ha mai assistito ad un allenamento riparandosi dalla pioggia con l'ombrello come il. suo sfortunato predecessore (Maifredi), merita il rispetto dovuto ad un serio professionista. E questo molti lo dimenticano. Il toto Trap ci accompagnerà per qualche altra settimana. Intanto, lui parla della Juve come se il suo futuro fosse qui a vita. Così va verso la trasferta di Bergamo con le incertezze di chi si ritrova con una squadra dimezzata in attacco. Fuori Moeller per squalifica, in infer¬ meria Del Piero, la responsabilità ricade sulle spalle di Roberto Baggio e di Ravanelli, cioè non due pincopallini qualunque, ma due giocatori che di rado quest'anno hanno giocato a contatto di gomito. Per Ravanelli si tratta quasi di un debutto nella parte di punta vera. Soltanto contro il Piacenza ha potuto giocare nel ruolo prediletto, mentre per il resto si è sacrificato in compiti diversi pur di convivere con i due anarchici del gol. E nonostante tutto ha segnato sette reti in campionato e tre in coppa. L'occasione è di quelle importanti, anche per convincere Bettega a non scaricarlo a fine stagione. «Sento strane voci, non merito di essere mandato via» protesta Ravanelli che sarebbe offeso da tanta ingratitudine nei suoi confronti. Vede nemici dovunque attorno a lui: «Dove devo cercare casa? A Cremona, a Reggio Emilia?» Intanto provi a cercare oggi la strada del gol. Promette: «Senza Moeller, il giocatore che cambia la qualità del nostro gioco, avrò più opportunità, sarò più lucido al momento decisivo. Con Baggio vicino mi sento tranquillo e il centrocampo con un uomo in più permetterà alla squadra di avere un equilibrio superiore». Ecco il punto: non è detto che senza il pinocchietto di Germania la Juve debba pagare pedaggio a Bergamo. E' vero che il tedesco garantisce velocità e fantasia., ma almeno in trasferta una maggior copertura a centrocampo non guasta. Con il rientro di Dino Baggio e la conferma di Marocchi, il reparto acquista peso e per l'Atalanta fare breccia nelle mura juventine non sarà uno scherzo. E poi il Moeller delle ultime esibizioni, nervoso e poco lucido, non è certo la panacea di tutti i mali. A conti fatti, ecco la novità, ci si aggrapperà ancora al Codino. «Mi aspetto qualcosa da lui perché mi pare in un gran momento». Trapattoni confida negli estri del Fenomeno, che avrà la possibilità di raggiungere Platini nella graduatoria dei goleador bianconeri: 67 reti Baggio, 68 il Divino di Francia. Baggio in realtà ha un'aria un po' cosi. Da tempo ha messo da parte i proclami, si nasconde dietro mezze frasi, cerca più che altro di far parlare i fatti. E ci riesce. Il gol nel derby è stata una perla preziosa. I record non lo stuzzicano: «Ho ammirato Platini, ma non gli corro dietro. I gol sono tutti importanti, ma non per le statistiche. A Bergamo ci terrei a segnare, però senza la velocità di Moeller sarà tutto più complicato anche per me». Chissà cosa accadrà l'anno prossimo quando il tedesco prenderà altre strade. La sensazione è che non saranno in molti a rimpiangerlo, anche se oggi la sua assenza diventa una giustificazione cui aggrapparsi con l'Atalanta alle porte. Alla disperata, Trapattoni potrà sempre giocare la carta Ban. Il croato ha recuperato dopo l'operazione alla spalla e oggi ritornerà in panchina. I suoi movimenti non sono ancora sciolti, ma all'occorrenza sarà disponibile, cosa che non gli succedeva più dai primi di dicembre. Resta a casa Carrera, influenzato. Fabio Vergnano Ma Trap si affida al Codino: «Sta bene mi aspetto da lui qualcosa di decisivo» Nella foto a fianco Roberto Baggio Il fantasista oggi ha la possibilità di raggiungere Platini nella classifica dei bomber juventini a quota sessantotto reti Sotto, Ravanelli che promuove la Juve senza Moeller: «Saremo più equilibrati a centrocampo»

Luoghi citati: Bergamo, Cremona, Francia, Germania, Reggio Emilia, Torino