Dolce domenica di Carnevale

In corso Traiano, dalle 15 di domani, sfilano carri allegorici, gruppi storici e folcloristici e bande musicali della provincia In corso Traiano, dalle 15 di domani, sfilano carri allegorici, gruppi storici e folcloristici e bande musicali della provincia Dolce domenica di Carnevale L'allegria della più grande festa cittadina Venticinque carri allegorici provenienti da tutto il Piemonte, bande musicali e numerosi gruppi storici e folcloristici saranno i protagonisti della sesta edizione del Carnevale di Torino organizzato dall'associazione Corso Traiano per domani, 27 febbraio. Come fa notare il coordinatore della manifestazione, Alessandro Giordano: «Il Carnevale torinese sta assumendo una fisionomia ben precisa. Nel 1988 avevamo ripreso una tradizione, che per 21 anni era stata interrotta, con il sostegno dell'allora assessore Carla Spagnuole Lo studio Testa offrì il logo del manifesto Sfila il Carnevale di Torino. L'iniziativa sta diventando sempre più importante». E' un Carnevale «fuori tempo». Si celebra alla fine di febbraio quando la Quaresima è già avviata, ma c'è una motivazione precisa per la scelta della data. Torino riunirà il meglio dei Carnevali della provincia che, esaurite le sfilate locali, si rendono disponibili per un corteo rappresentativo. Ecco l'elenco dei carri che costituiranno il grande «serpente» in maschera di domenica guidato dai principi di Torino Giandoja e Giacometta d'ia Famija Turineisa e seguiti da maschere di vari comuni come L'Abbà e la bela Tolera di Chivasso che precederanno i carri di Frazione Torassi intitolato Russia Mania, di frazione Montegiove (E' sbocciata la primavera) e frazione Pogliani che danza un «sabor d'Espana». Rivoli propone il Sogno Viennese e Carignano La Banda Bassotti. Ceresole d'Alba riderà con La famiglia Addams mentre Chieri offre una visione inconsueta di Artide. Rivalta sfila con il Gruppo Artistico Siciliano e Rivoli of¬ frirà uno spaccato della corte dello Zar. Verolengo ammonisce: «Pagliacci sì, ma solo a Carnevale» mentre Carignano va a spasso sul Mississippi. Sfila anche il Gruppo Folcloristico Partenopeo e Carmagnola esplora un Sogno Brasiliano. Bertolla si traveste da Gatto con gli stivali e Casalborgone ha inventato un Sogno colorato. Beinasco e Carignano vanno al cinema con Via col vento e Aladdin. Intanto Rivoli (Bruere) interroga le stelle con II carro dello Zodiaco. Leinì va al Circo Landò e San Mauro rivive La notte di Halloween. Intanto, mentre a Collegno Tutto quanto fa spettacolo, Bruino si imbarca sul Vascello Marinella e Moncalieri (Borgo Mercato) ricostruisce un Kaotic Park. Ci saranno anche bande musicali e gruppi folcloristici. Eccoli: Riva di Chieri (Filarmonica Rivese); Grugliasco (Sbandieratori del Gerbo); Borgaretto (Banda Musicale; Mirafiori (The Royal Majorettes); Mirafiori (Filarmonica); Torino (Majorettes «Le Sirenelle»); Sangano (Banda Musicale); San Benigno Canavese (Los Cariocas). La formula del Carnevale «fuori orario» sembra ormai collaudata. Quest'anno la festa si farà con la collaborazione del Comune, delia Regione, della nona Circoscrizione e dello sponsor, la Cassa di Risparmio. Il programma prevede la partenza del corteo alle 15 da Corso Traiano angolo via Guala. Il percorso: corso Unione Sovietica, inversione in corso Maroncelli e ritorno in via Guala da corso Traiano. I commercianti dell'associazione Corso Traiano potranno scegliere di tenere i negozi aperti. Lo sforzo organizzativo non è stato indifferente ed è guidato dalla tenace volontà di conti¬ nuare una tradizione antica. «Ma tutto questo non sarebbe stato realizzabile - fa notare Giordano - senza la collaborazione di sponsor e enti locali. In particolare vorrei ringraziare i Carabinieri, la Polizia di Stato e la Polizia Municipale oltre che i Ranger's d'Italia». Per il futuro sono in programma grosse novità. «Vorrei che si potesse costituire un Comitato Guida e migliorare la manifestazione. Per esempio si potrebbero coinvolgere le scuole cittadine, tramite il provve¬ ditorato per realizzare costumi e maschere. In particolare mi piacerebbe che tutte le Regioni Italiane fossero rappresentate con le loro maschere tradizionali. Poi sarebbe auspicabile creare punti di aggregazione nei vari quartieri per organiz¬ zare manifestazioni locali con gruppi musicali e sfilate di bambini. Ai bambini potrebbe essere offerto come premio di partecipazione un libretto di risparmio. Il tutto potrebbe poi trovare una conclusione definitiva alla sfilata di corso Traiano con una manifestazione finale, una serata in costume aperta a tutti in una grande struttura come Palavela o Palazzo del lavoro». Le premesse sono ghiotte. Appuntamento al prossimo Carnevale.