Un'intrusa tra Nancy e Tonya

La Kerrigan si consola con l'argento La Harding rompe un pattino: ottava All'ucraina Baiul l'oro del pattinaggio mandando all'aria il copione del duello tra Bene e Male 9h Un 'intrusa tra Nancy e Tony a LILLEHAMMER. Campionessa olimpica di pattinaggio artistico è Oksana Baiul d'Ucraina, ma c'è molto altro al di qua (più che al di là, collocazione che presuppone un «di più» nobile, un progresso) della notizia sportiva. Invidiati da almeno 100 milioni di telespettatori statunitensi e da quasi 1000 giornalisti che li rappresentano ai Giochi di Lillehammer e che invano si sono battuti per un biglietto, abbiamo ieri sera assistito seduti dentro il palaghiaccio più riempito e assediato del mondo, alla centesima sfida sportiva del secolo, quella fra la Bontà e la Cattiveria, fra le due pattin-attrici americane Nancy Kerrigan sprangata e Tonya Harding sprangatrice. In palio, per le due, con l'esecuzione degli esercizi liberi, il titolo olimpico e 20 milioni di dollari in contratti. Non influente ai fini dello spettacolo il fatto che mercoledì, dopo gli esercizi obbligatori, fra la Kerrigan la e la Harding 10a si siano sistemate ben 8 pattinatrici. Il mondo dei pattini è tutto nel nuovo stato Usa, la New Carolina Invernizio. Ha vinto, contro il Gran Copione, Oksana Baiul poco più che bambina, mondiale in carica. Ma questo è un fatto sportivo, da considerare margmale, infimo addirittura rispetto alla telenovela in scena dal 6 gennaio, giorno della sprangata. Tante ragazze, belle e vestite perversamente bene, ingenua- niente bene, gaglioffamente bene, tra il vispoteresiaco e il bordellistico, con stoffa color carne sul poco nudo, si sono ieri agitate davanti ai giudici, al suono di musiche celestiali o infernali, per offrire strame umano, strame di campionesse anche eccezionali, alla coltivazione intensiva dello show-business, alla cavalcata telenovelistica delle due. Gran sera da cronaca diretta che comincia con l'«io c'ero» (ai posteri decidere se aggiungere: «povero scemo»). Bagarini ancora all'ultimo, 350 dollari. Distribuzione gratis di «Fire on ice», fuoco sul ghiaccio, agio-biografia della Harding. Donne norvegesi in maglione tipico su abito da sera, mariti in giaccona a vento su smoking. Ventisette pattinanti per 4' l'una. Lanciatori di fiori. Assoluta indifferenza del pubblico per le prime chiamate dal programma, in verità guitte, troppe volte con i sederini sul ghiaccio. Giornalisti statu¬ nitensi che riferiscono di metà loro nazione davanti al video oppure, intimisti e minimalisti, delle peripezie di una loro bisnonna dell'Indiana per farsi riparare in tempo il televisore e non perdersi neanche un triplo axel, che pochi san bene cosa sia, ma del quale tutti parlano con affetto e paura. Le prove. I giudici generosi con quelle del loro paese. La gente che applaude tutto di tutte. Le mossette delle concorrenti a canalizzare affanni psichici e vere sofferenze fisiche: sport tremendo perchè bisogna sempre sorridere. Strass e stress. Le sofferenze degli spettatori fumatori, per farsi una sigaretta devono uscire a 15° sotto. Annunciata la Harding, ritarda, fischi, appare, è in costume color vino e Strass, lamine dorate, applausi, anche bandiere Usa per lei. Alle 21,05'54" comincia, primo salto goffo, problemi, pattinicchia, va verso la giuria, so¬ no passati 48", mostra il pattino destro rotto, chiede di riprovare per ultima del suo gruppetto di sei, va via. Verità o commedia? Comunque, fischi. La canadese Chouinard, 15a in pista, è la prima davvero brava, passa in testa pur con una caduta. Rechnio polacca, Sato giapponese, prima, Kulovana bulgara e di nuovo la Harding. Musiche da Jurassic Park, salto doppio dopo 30", poi due tripli, ottimi, due doppi, un triplo, brava ma non speciale, e sin troppo atletica: giudici mediamente sul 5 e mezzo. Seconda, dietro alla Sato. Cinquanta mazzi di fiori, sinora record. Poi Lu Chen, cinese, uno sbaglio ma va in testa e la sbatte indietro. Nancy Kerrigan, ole, in costume crema. Ovazioni. Musiche di Neil Diamonds. Doppio, triplo, doppio, gran triplo davanti alla giuria. Mamma, quanto è bella. Salti e sorrisi, e una danza particolare, romantica e provocante insieme. Finalissimissimo. Delirio. Cento mazzi di fiori. I giudici sono più generosi nella valutazione artistica che in quella tecnica. Prima, comunque. Ora Oksana Baiul, in violetto, 16 anni contro 22. Meno bella, più classicamente brava, altrettanto marpioncina di ammiccamenti. Più leggera, meno slanciata. Attende le sentenze. Voti tecnici più bassi che alla Kerrigan, pianto di dolore. Voti artistici più alti, pianto di gioia. Suspense, per le ultime sei non si dà subito la classifica. La tedesca Szewczenko è ottima ma come scordata, ecco la francese nera Surya Bonaly. Subito un erroraccio, poi gran recupero in acrobazia. Sbagliacelo verso la fine, 4a, adieu. C'è Katarina Witt, tedesca, così bella che è sciupata a pattinare. Oro Baiul, argento Kerrigan, bronzo Chen, poi 7a Witt e 8a Harding. Gian Paolo Or-mezzano La Kerrigan si consola con l'argento La Harding rompe un pattino: ottava Iillehammer'94 : Q£L V<<5 Da sinistra, Tonya Harding, ottava e delusa dai Giochi; Nancy Kerrigan, che ha conquistato l'argento alle spalle dell'ucraina Oksana Baiul (qui a lato)

Luoghi citati: Indiana, Nancy, Ucraina