Sì dell'antitrust alla super-linea Torino-Milano-Napoli e al consorzio che costruisce il treno Etr 500

Sì dell'antitrust alla super-linea Torino-Milano-Napoli e al consorzio che costruisce il treno Etr 500 GRANDI PROGETTI Sì dell'antitrust alla super-linea Torino-Milano-Napoli e al consorzio che costruisce il treno Etr 500 Semaforo verde per Parta velocità Costa: a marzo si parte. Egli ambientalisti protestano ROMA. Via libera dell'antitrust alla realizzazione dell'alta velocità. L'autorità garante del mercato e della concorrenza ha espresso giudizio favorevole sui contratti siglati tra la Tav e i general contractor Iri, Eni e Fiat per la realizzazione della direttrice Torino-Milano-Napoli. Parere favorevole anche per il consorzio Trevi (Ansaldo, Breda, Abb, Fiat e Firema) che realizza il treno veloce Etr 500 di cui le Fs ne hanno ordinato 30 esemplari e vantano un'opzione per altri 70 convogli. Le motivazioni delle decisioni - che hanno provocato un'immediata reazione dei «Verdi», secondo i quali l'ultima parola in materia spetta al nuovo Parlamento - saranno rese note martedì prossimo dopo che la commissione, nel corso di una riunione fissata per lunedì sera, le avrà definitivamente approvate. Ad ogni buon conto, per l'alta velocità è praticamente caduto l'ultimo ostacolo. L'antitrust aveva avviato l'istruttoria prefiguran¬ do un abuso di posizione dominante e solo due mesi fa aveva inviato delle osservazioni critiche sulla impalcatura contrattuale tra la Tav, concessionaria dell'alta velocità, e i tre general contractor. Un giudizio negativo dell'antitrust avrebbe potuto avere effetti deleteri. Infatti i contratti stipulati - per la Roma-Napoli è stato anche fumato tra Tav e Iri l'atto esecutivo per l'apertura dei cantieri - potevano essere annullati dalla magistratura su richiesta di terzi ricominciando da capo la scelta dei costruttori per le varie tratte. Anche per il Trevi il giudizio favorevole garantisce una boccata d'ossigeno alle industrie ferroviarie. Dopo la bocciatura in dicembre del consorzio Capri (composto da Ansaldo, Breda, Firema e Abb) una condanna anche per il Trevi avrebbe significato l'affossamento del settore nazionale. Sul fronte del materiale rotabile è ora atteso il programma di commesse da parte delle ferrovie che dovrebbe essere definito entro il mese prossimo e che riguarda la conferma degli Etr 500 (oltre ai 30 già in costruzione l'esercizio dell'opzione per altri 70, opzione scaduta a dicembre e prorogata a giugno prossimo e che se non verrà trasformata in ordine comporterà per le Fs una penale di 70 miliardi), un centinaio di pendolini realizzati dalla Fiat e circa 200 elettrotreni a due piani per i quali è già in corso una gara per 30 convogli che vede la partecipazione delle principali industrie europee oltre a quelle italiane: in totale commesse per 6 mila miliardi. Soddisfazione da parte del ministro dei Trasporti Costa. «Se le notizie - ha detto - in base alle quali l'autorità garante del mercato e della concorrenza avrebbe espresso giudizio favorevole sia per il contratto tra la Tav ed i general contractor per la realizzazione della Torino-Milano- Napoli sia per il consorzio Trevi che costruisce l'Etr 500, fossero davvero con- fermate, tutti i più importanti ostacoli lungo il cammino che porta alla definitiva realizzazione del sistema ferroviario ad alta velocità sarebbero stati superati». Il ministro ritiene altresì «che già nel prossimo marzo possano iniziare non soltanto simbolicamente i lavori per la Roma-Napoli». Di alta velocità aveva parlato in mattinata anche Sergio Pininfarina, presidente del comitato alta velocità, lamentando come «i ritardi esistenti per la tratta Est-Ovest del progetto delle ferrovie italiane rischiano di ostruire una direttrice, il corridoio Lione-TorinoTrieste-Tarvisio, che assorbe il 26 per cento del traffico globale comunitario», rilevando che questa eventualità avrebbe «gravi conseguenze sia per la redditività della stessa nuova rete, sia per l'economia italiana». [e. f.] L'alta velocità torna sui binari di partenza Ma i «verdi» dicono: decida il futuro Parlamento

Persone citate: Ansaldo, Sergio Pininfarina