Sulla carta assegni la fotografia bisex di Fabio Galvano

E il «Sun» dice addio al topless Londra, iniziativa della «Rovai Bank of Scotland» per soddisfare tutti i clienti Sulla carta assegni la fotografia bisex «Non vogliamo che i travestiti siano discriminati» LLONDRA A carta assegni si adegua alle realtà della vita. La Royal Bank of Scotland, che per prima aveva adottato la fotografia del cliente sulla targhetta di plastica, nel riuscito tentativo di ridurre il volume delle truffe, ha introdotto ora la carta bisex. I travestiti, precisa un portavoce della banca, non sono molti; ma perché discriminare nei loro confronti, costringendoli a posare per quella fotografia vestiti da uomini anche se la natura li spinge a truccarsi da donne? A un nome maschile, insomma, non deve necessariamente corrispondere una fotografia maschile. Chi lo preferisca potrà addirittura avere due carte: una da maschio e una da femmina, sia pure con lo stesso nome. «L'importante - dicono alla banca - è che la sua credibilità bancaria sia buona». Un'idea pubblicitaria? Può anche darsi. Ma un giornalista inglese ha voluto fare la prova. John Troup, del «Sun», si è presentato con la sua zazzera incolta e ha avuto la sua regolare carta assegni. Poi si è sottoposto a una cura di bellezza, con l'intervento di Nicola Ross che è una reginetta del trucco, che lavora abitualmente con Sean Connery, Phil Collins e Joanna Lumley. Fondotinta, mascara, rossetto e, per coronare l'opera, una bella parrucca di lunghi capelli fluenti. Ecco Miss Troup, anche se sulla carta resta sempre «mister». Quella della Bank of Scotland è la conclusione logica di un pro¬ cesso avviato nel 1991. Dopo aver visto le perdite per truffa raggiungere cifre da capogiro 700 mila sterline l'anno, circa un miliardo e 750 milioni di lire - la banca scozzese ha deciso d'introdurre la fotografia. I fatti le hanno dato ragione: l'anno scorso, su quasi 80 mila carte in circolazione con la foto del titolare, le truffe sono state quasi inesistenti: 500 sterline, poco più di un milio¬ ne di lire. Ma a che serve la fotografia se non raffigura l'aspetto quotidiano.della persona cui la carta è intestata? «Siamo qui per essere utili ai nostri clienti - dicono disarmanti alla sede della banca - e se è quello che ci chiedono, noi siamo dispostissimi a soddisfarli». Lo hanno già fatto in molti? «Non lo sappiamo: una volta deciso che il cliente ha diritto alla carta, non c'interessa come si presenta davanti alla macchina fotografica». Ma la Banca di Scozia non è la sola ad ammettere fotografie d'identificazione poco ortodosse. La National & Provincial, che distribuisce fra i suoi clienti la carta di credito Visa e che ha anch'essa introdotto l'uso della fotografia, non ha ancora aperto la strada alle carte bisex, ma ne ha già emessa una a un signore travestito da fagiolo. «E' uno che raccoglie fondi per opere di carità andando in giro con un costume da bean, da fagiolo. Si fa chiamare Captain Beanie. E a quel nome, con quella foto, abbiamo emesso la carta». Fabio Galvano

Persone citate: Joanna Lumley, John Troup, Nicola Ross, Phil Collins, Sean Connery, Troup

Luoghi citati: Londra