La corte si riunisce in ambulanza

Per 2 giorni a Firenze: aule cadenti e inadeguate A Palazzo di giustizia non esiste un luogo dove processare i malati e i disabili La corte si riunisce in ambulanza Per 2 giorni a Firenze: aule cadenti e inadeguate FIRENZE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I mali della giustizia? Gravissimi se, come è accaduto qualche giorno fa a Firenze, sono stati affrontati facendo intervenire un'ambulanza. Impossibilitati a svolgere il loro compito in uffici irraggiungibili da parte di persone handicappate, due giudici del tribunale civile si sono ridotti a fare udienza all'interno di un'ambulanza. Magistrato, avvocati delle parti, il soggetto malato assistito da un infermiere, sistemati sulle lettighe all'interno del mezzo. Fuori in attesa di entrare dal portellone posteriore i testimoni. Il problema si è presentato in tutta la sua drammaticità, il 9 e 10 febbraio scorsi, ai giudici Fernando Prodomo e Valentino Pezzuti. I due magistrati avevano in programma alcune udienze di inabilitazione, non molto frequenti nel calendario del tribunale civile. Il giudice deve pronunciarsi sull'esistenza dei presupposti fissati C àl'articolo 415 del codice civile per dichiarare l'inabihtà (non ancora un'interdizione che è provvedimento più grave) di persone inferme di mente, alcolizzate, tossicodipendenti o menomate. Perché non far svolgere l'udienza in un'aula deputata allo scopo? Perché un'aula del genere non esiste e gli uffici dei due magistrati, in un antico palazzo nel centro di Firenze, sono raggiungibili solo percorrendo un vero e proprio dedalo di corridoi e scalette. Una gimkana improponibile per un infermo in barella o in carrozzina. Così è nata l'idea dell'udienza in trasferta. Se l'handicappato non può raggiungere il giudice - devono aver pensato i due magistrati - sarà il giudice ad andare dall'handicappato. Così per due giorni un'ambulanza, trasformata in aula di giustizia, ha stazionato in piazza San Firenze. A due passi dall'ingresso del Tribunale civile e proprio davanti a quella del Tribunale penale il cui immobile non è in migliori condizioni. D'altronde l'inadeguatezza delle sedi giudiziarie fiorentine alle esigenze dell'amministrazione sono ormai proverbiali. Lo stesso personale del tribunale e le organizzazioni sindacali definiscono le condizioni di uffici e aule «disastrose». E' già capitato che udienze delicate siano state celebrate in un angolo dell'atrio d'accesso o in altri luoghi di fortuna. Ci son problemi di barriere architettoniche insormontabili per chi non ha un fisico più che integro, c'è un ascensore che si guasta in continuazione nonostante siano stati spesi recentemente duecentocinqua milioni per adeguarne l'impianto idraulico, ci sono locali ogni giorno più cadenti. Francesco Matteini

Persone citate: Francesco Matteini, Valentino Pezzuti

Luoghi citati: Firenze