Giallo in Francia deputata uccisa di Enrico Benedetto

«Eltsin voleva l'amnistia» La vittima era figlioccia di Le Pen ma aveva lasciato il Fronte per Giscard Giallo in Francia, deputata uccisa Tolone, due killer in moto per Yann Fiat PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'hanno uccisa a bruciapelo, con una ferocia da malavitosi professionisti. 0 forse è terrorismo, che dopo anni di tregua torna a colpire la Francia con veemenza. La vittima è illustre, anche se la sua fama non varcava le frontiere nazionali. Yann Fiat, 44 anni, figlioccia di Jean-Marie Le Pen ma ormai in rotta - dopo un lungo feeling - con il Front National, e parlamentare giscardiana dal marzo scorso. Un agguato implacabile. Madame Piat - che risiedeva a Hyères, nel Var, non lontano da Tolone - è uscita di casa verso le 20 sulla sua autovettura. Alla guida, una persona su cui gli investigatori non forniscono per ora altri dettagli. L'automobile percorre qualche centinaio di metri. Poi le si affianca una motocicletta. Sopra, due uomini. Il passeggero estrae una pistola e apre il fuoco sul conducente. La pallottola gli trafigge una gamba. Deve fermarsi. Allora tocca a Yann Piat. La donna non farà in tempo a scendere e tentare la fuga. Due colpi secchi, e stramazza. Gli assassini si dileguano. Sono le 20 e qualche minuto. I passanti accorrono, arriva la polizia. Si direbbe una classica esecuzione fra bande rivali. Ma la vittima è una madre di famiglia e frequenta l'Assemblée Nationale, non la mala marsigliese. Improbabile, peraltro, che possa trattarsi di uno sbaglio. E allora? Se escludiamo la pista criminale, non rimane che quella politica. E in tal campo, non si può dire che Yann Piat fosse priva di nemici. Personaggio controverso, dinamico, affascinante, era sulla pubblica scena da quasi 10 anni. La sua biografia lascia trasparire un'esistenza avventurosa. Nasce a Saigon, il 12 giugno 1949. Il padre è un ufficiale che si batterà per l'Indocina francese trovandosi quale compagno d'armi un certo Jean-Marie Le Pen. Fra i due nasce una solida amicizia. Il futuro segretario del Front National non pensa ancora all'Eliseo, gli bastano le mostrine da conquistarsi nel corpo a corpo con i viet. Di Yann sarà il padrino. Normale dunque che, un trentennio più tardi, la signora Piat nell'entrare in politica privilegi il Front National. Ma gli esordi sono difficili. L'Fn è la formazione politica più maschilista nel panorama france- se. Guadagnare un seggio - impresa già ardua con l'uninominale - diventa sfida quasi impossibile per una donna. Ma lei ce la fa. E' il 1986. Due anni più tardi si ritrova ad essere l'unica deputata lepenista. Un impegno immenso: presenza in ogni commissione, turni di lavoro defatiganti. Ma riuscirà a vincere lo stress. Per il Front National è una bandiera preziosa. Nulla sembra turbare l'idillio. Neppure un anno dopo, tuttavia, improvvisa la crisi. Yann Piat non apprezza un calembour di Le Pen sui forni crematori, gabellandolo come «battutaccia da dormitorio». Il gran capo è furioso. Ancora qualche settimana, e la rottura si fa definitiva. Lei sbatterà la porta, abbandonando «per sempre» l'Fn. Gli ex camerati l'implorano di rimanere. «Almeno lascia il seggio e gli incarichi elettivi locali» le ingiunge la direzione. Rifiuterà. Ha una sua idea, rifluire nella Destra moderata. La galassia giscardiana le offre un collegio, ben conoscendo la sua popolarità elettorale. Yann Piat non deluderà il suo nuovo patron. Alle ultime legislative rientra nell'aula di Palais Bourbon. Per i lepenisti osservanti è un'infame. Donna, transfuga, traditrice dei sacri vincoli parentali. Come se non bastasse, nel '91 ha pubblicato un librodenuncia - «Sola, in alto a destra» - contro gli ex camerati. Sarebbe vano cercarvi rivelazioni clamorose. Ne emerge, nondimeno, un partito totalitario, dove la personalità (e assai di rado l'intelligenza) è oggetto esclusivo di culto. Dietro l'omicidio può forse intravedersi il livore vendicativo di qualche militante? E' un'ipotesi, ma finora non la corrobora alcun indizio. Unica certezza, quella di un crimine spietato, che fa aleggiare sulla Francia fantasmi antichi. Enrico Benedetto II leader del Fronte Nazionale, Le Pen

Luoghi citati: Francia, Indocina, Parigi, Saigon, Tolone