NON SIAMO PERDUTI

NON SIAMO PERDUTI NON SIAMO PERDUTI DICIAMOLO subito e con chiarezza: nella pur così lunga storia della sanguinosa guerra tra i palestinesi e gli israeliani, questo giorno sarà considerato da ambedue i popoli uno dei giorni più neri. Voglio dire alle due parti che la maggioranza degli israeliani è sdegnata e spaventata da quest'orribile massacro che è stato compiuto da un uomo fanatico e crudele, dietro al cui gesto si cela l'ideologia di una bene individuata fazione. Persino in queste ore terribili, quando le sommosse imperversano per tutti i territori occupati, e altri morti e feriti si aggiungono e si moltiplicano in ambedue i campi, io non voglio dal fondo della mia anima affondare nella depressione e nella disperazione che sono i facili sentimenti di questi momenti, ma voglio tentare di pensare quali sono le azioni giuste e positive che possono provenire dal massacro di Hebron. Due settimane fa una bomba serba è piombata nel cuore di un mercato a Sarajevo e ha ucciso sessanta persone, ma dall'orribile strage provocata dalla bomba serba è scaturita l'imposizione chiara della Nato verso i serbi di interrompere l'assedio di Sarajevo e di consegnare le Abraham B. Yehoshua CONTINUA A PAG. 2 QUARTA COLONNA

Persone citate: Yehoshua

Luoghi citati: Sarajevo